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Spazzatura nello spazio

Circa 800mila rifiuti rappresentano una minaccia per gli astronauti in missione
di Eleonora Crisafullisabato 29 maggio 2010
Spazzatura nello spazio

2' di lettura

Quello della spazzatura non è un problema solo italiano, anzi non è un problema nemmeno tutto terrestre. L'allarme rifiuti, infatti, riguarda anche lo spazio. Scarti espulsi dai motori dei razzi, frammenti di satelliti, scaglie di vernici e polveri, resti dei vecchie missioni dell'uomo, galleggiano attorno alla Terra in grosse quantità. Secondo modelli fisico-matematici in orbita ci sarebbero tra 300mila e gli 800mila oggetti da un centimetro e 20mila più grandi di 10 centimetri, indicati come i più temibili. Per chi? Principalmente per gli astronauti e i veicoli spaziali, costretti negli ultimi anni a equipaggiarsi con particolari protezioni per arginare il rischio e le conseguenze di collisioni. Restano esposti ai rifiuti, invece, gli astronauti impegnati in attività extra-veicolari. Il team della Stazione Spaziale Internazionale il 13 marzo 2009 è stato messo in stato di allerta, a causa di un rischio collisione con un frammento di detrito orbitale. La prima e più grande formazione di rifiuti spaziali dovuta ad una collisione è avvenuta il 10 febbraio 2009 alle 16:56 Utc. Il satellite inattivo Cosmos 2251 ed il satellite  operativo Iridium 33 si sono scontrati a 789 chilometri di altezza sopra la Siberia settentrionale. La velocità di impatto relativa è stata di circa 11,7 chilometri al secondo, approssimativamente 42.120 chilometri orari. I satelliti sono andati distrutti e la collisione ha prodotto una mole enorme di detriti che sono andati ad aggiungersi a quelli già esistenti. Il numero esatto dei riufiuti in orbita non è noto, ma il Comando Strategico degli Stati Uniti è in possesso attualmente di un catalogo contenente circa 13mila oggetti, in parte, per evitare errori di interpretazione come missili nemici. L'osservazione dei dati raccolti è tenuta aggiornata attraverso una serie di radar e telescopi terrestri nonché attraverso telescopi spaziali. Tuttavia, la maggior parte dei detriti rimangono inosservati. Secondo l’Esa Meteoroid and Space Debris Terrestrial Environment Reference, Modello Master-2005, ci sono più di 600mila oggetti di dimensioni superiori a 1 cm in orbita ma per molti esperti il numero è approssimativo per difetto.