Confapi Sanità, liste d'attesa e non solo: tutte le proposte a Sileri
Abbattimento delle liste d’attesa e rimozione del tetto da privato in convenzione. Sono questi i temi affrontati da un incontro avvenuto oggi tra Confapi Sanità e il sottosegretario del ministero della Salute Pierpaolo Sileri. Per Confapi Sanità erano presenti Alessandro Ridolfi, segretario nazionale della categoria Sanità e Maria Stella Giorlandino, responsabile nazionale sezione Esami di laboratorio e Specialistica.
"Abbiamo riscontrato da parte del Sottosegretario Sileri, che ringraziamo sentitamente, piena condivisione alle nostre proposte – ha spiegato Ridolfi – che di fatto vertono sul riconoscimento dell’importante contributo che la sanità privata in convenzione offre al Servizio sanitario nazionale. Non è possibile che dal 2011 ad oggi, nonostante un incremento di circa 18 miliardi di euro del Fondo sanitario nazionale (FSN), permanga una norma che impedisca alle Regioni l’acquisto di maggiori prestazioni da parte di un comparto che ha sempre dimostrato duttilità organizzativa ed eccellenza delle prestazioni erogate. Questo limite va rimosso immediatamente, perlomeno incrementando il tetto percentualmente pari all’incremento del FSN e lasciando alle singole Regioni la facoltà di acquistare le prestazioni che servono, altrimenti – ha concluso Ridolfi – ci si muove sul terreno del puro pregiudizio ideologico".
"È fuor di dubbio – ha sottolineato Giorlandino – che il biennio 2020-2021, caratterizzato dall’emergenza pandemica da Covid 19, ha di fatto dilatato a dismisura le liste d’attesa per l’esecuzione di esami primari di laboratorio e di radiologia specialistica. Le nostre strutture, sia quelle in convenzione che in privato puro, hanno fatto enormi sforzi a fianco del Servizio pubblico nazionale per assicurare – su tutti i fronti assistenziali – il diritto di cura nei tempi, salvaguardando la sicurezza e la salute dei cittadini. Ancora tanto si può fare – ha proseguito Giorlandino. Abbiamo consegnato al sottosegretario SiIeri un progetto operativo in base al quale la lunga lista di prestazioni, che permane, può essere ‘smaltita’ solo con l’insostituibile ruolo del privato che non è affatto massivo ma, al contrario, garantisce alta qualità delle prestazioni e tempi certi nelle risposte. È bene ricordare – ha concluso Giorlandino – che il fattore tempo è determinante; la qualità dei referti e i tempi brevi nelle risposte significano letteralmente salvare la vita ai pazienti e minori spese future per il welfare del Paese. Alcune Regioni, la Regione Lazio in primis, si sono già attivate per far fronte all’acquisto di prestazioni straordinarie e noi siamo pronti per fornire ancora una volta il nostro contributo".