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Musei, in Cdm l'ok alla riorganizzazione. Sangiuliano: "Scelta operativa che consente di elevare qualità e fruibilità dei siti"

Gennaro Sangiuliano

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare uno schema di Dpcm recante “Regolamento concernente modifiche al Regolamento di organizzazione del Ministero della cultura di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 dicembre 2019, n. 169”, che realizza un primo e importante intervento di riorganizzazione dei musei statali italiani.

Con questo provvedimento, il numero di musei, parchi archeologici e altri siti culturali statali dotati di autonomia speciale sale da 44 a 60. In particolare, saranno tre i nuovi istituti di livello dirigenziale generale: i Musei Reali di Torino, il Museo archeologico nazionale i Napoli e la Galleria dell’Accademia–Musei del Bargello di Firenze, che accorpa le due strutture precedentemente di livello dirigenziale non generale. Inoltre, nascono 17 nuovi istituti di livello dirigenziale non generale.

La proposta di riforma ha ottenuto nelle scorse settimane parere favorevole da parte del Consiglio Superiore Beni culturali e paesaggistici. La bozza preliminare dello schema di decreto sarà inviata al Consiglio di Stato per il parere prima dell'approvazione definitiva in Consiglio dei Ministri.

“L’autonomia concessa ad alcuni grandi musei è una scelta operativa che consente di elevarne la qualità e la fruibilità. Essere autonomi significa avere una gestione manageriale che permette decisioni rapide nell’ottica della tutela e della promozione delle strutture. Con questo provvedimento si riconosce, inoltre, il valore di grandi siti culturali italiani che, di fatto, per l’importanza delle collezioni e delle opere custodite, si sono già conquistati un grande rilievo sul campo”, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

Di seguito l’elenco dei nuovi istituti autonomi di livello dirigenziale non generale:

1.         Residenze reali sabaude;

2.         Musei archeologici nazionali di Venezia e della Laguna;

3.         Musei nazionali di Ferrara;

4.         Musei nazionali di Ravenna;

5.         Museo archeologico nazionale di Firenze;

6.         Ville e residenze monumentali fiorentine;

7.         Musei nazionali di Pisa;

8.         Musei nazionali di Lucca;

9.         Parchi archeologici della Maremma;

10.       Pantheon e Castel Sant’Angelo;

11.       Musei e Parchi archeologici di Praeneste e Gabii;

12.       Ville monumentali della Tuscia;

13.       Museo archeologico nazionale d’Abruzzo di Chieti; 

14.       Musei nazionali del Vomero;

15.       Musei e parchi archeologici di Capri;

16.       Castello Svevo di Bari;

17.       Musei e parchi archeologici di Melfi e Venosa

Infine, la Biblioteca e Complesso monumentale dei Girolamini, già dotato di autonomia speciale, passa dalla competenza della Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore a quella della Direzione generale Musei.

Di seguito l’elenco completo dei 60 istituti autonomi:

a)    di livello dirigenziale generale (prima fascia):

1)         Musei reali di Torino;

2)         Pinacoteca di Brera;

3)         Gallerie dell'Accademia di Venezia;

4)         Gallerie degli Uffizi;

5)         Galleria dell’Accademia di Firenze e i Musei del Bargello; 

6)         Parco archeologico del Colosseo;

7)         Museo nazionale romano;

8)         Galleria Borghese;

9)         Vittoriano e Palazzo Venezia;

10)       Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea;

11)       Museo archeologico nazionale di Napoli;

12)       Museo e il Real bosco di Capodimonte;

13)       Parco archeologico di Pompei;

14)       Reggia di Caserta;

b)    di livello dirigenziale non generale (seconda fascia):

1)         Residenze reali sabaude;

2)         Musei nazionali di Genova;

3)         Palazzo Ducale di Mantova;

4)         Musei archeologici nazionali di Venezia e della Laguna;

5)         Museo storico e Parco del Castello di Miramare;

6)         Museo nazionale dell’Arte digitale;

7)         Complesso monumentale della Pilotta;

8)         Gallerie Estensi;

9)         Musei nazionali di Ferrara;

10)       Musei nazionali di Ravenna; 

11)       Pinacoteca nazionale di Bologna;

12)       Museo archeologico nazionale di Firenze;

13)       Ville e le residenze monumentali fiorentine;

14)       Pinacoteca nazionale di Siena;

15)       Musei nazionali di Pisa;

16)       Musei nazionali di Lucca;

17)       Parchi archeologici della Maremma;

18)       Galleria nazionale dell’Umbria;

19)       Galleria nazionale delle Marche;

20)       Pantheon e Castel Sant’Angelo;

21)       Gallerie nazionali d’arte antica;

22)       Museo etrusco di Villa Giulia;

23)       Museo delle Civiltà;

24)       Parco archeologico dell'Appia antica;

25)       Parco archeologico di Ostia antica;

26)       Villa Adriana e Villa d’Este;

27)       Musei e i parchi archeologici di Praeneste e Gabii;

28)       Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia;

29)       Ville monumentali della Tuscia;

30)       Museo nazionale d’Abruzzo dell’Aquila;

31)       Museo archeologico nazionale d’Abruzzo di Chieti; 

32)       Parco archeologico di Sepino e il Museo Sannitico di Campobasso;

33)       Palazzo Reale di Napoli;

34)       Biblioteca e il Complesso monumentale dei Girolamini;

35)       Musei nazionali del Vomero;

36)       Musei e i parchi archeologici di Capri;

37)       Parco archeologico di Ercolano;

38)       Parco archeologico dei Campi Flegrei;

39)       Parchi archeologici di Paestum e Velia; 

40)       Castello Svevo di Bari;

41)       Museo archeologico nazionale di Taranto;

42)       Musei nazionali di Matera;

43)       Musei e i parchi archeologici di Melfi e Venosa;

44)       Parchi archeologici di Sibari e Crotone;

45)       Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria;

46)       Museo Archeologico nazionale di Cagliari.

Annotazione: 
il totale dei 60 nuovi musei autonomi deriva dall’introduzione di 17 nuovi istituti che si aggiungono a 44 esistenti (che “scendono” a 43 per effetto dell’accorpamento dell’Accademia di Firenze e dei Musei del Bargello, “promossi” in prima fascia).

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