Stadi di calcio in Italia: date di costruzione, sicurezza e progetti futuri
Gli stadi di calcio in Italia hanno un'importanza che va ben oltre il semplice ospitare eventi sportivi. Oltre ad essere teatro di prestigiosi eventi sono diventati nel tempo dei veri e propri simboli culturali e sociali per le comunità locali, monumenti che raccontano decenni di storia del calcio nazionale e internazionale.
Meazza e Olimpico, gli stadi più pericolosi d’Italia
Il primo della lista non può che essere lo stadio Olimpico di Roma, famoso perché sul suo manto erboso vanno in scena le partite di Roma e Lazio, ma scelto per tutti i maggiori appuntamenti dello sport del nostro Paese, come il match inaugurale degli Europei di calcio 2020 (poi disputati nel 2021), gli incontri della nazionale di rugby per il Sei Nazioni o il Golden Gala di atletica leggera. La capienza dell’impianto è di circa 73.000 posti. Inaugurato nel 1953, è di proprietà del CONI tramite l'agenzia Sport e Salute.
Iconico è lo stadio Giuseppe Meazza di San Siro di Milano, soprannominato La Scala del calcio per il prestigio degli eventi e degli interpreti del mondo del pallone che calcano il campo. L’impianto che ospita i match casalinghi di Milan e Inter, due delle squadre più titolate d’Europa, può accogliere circa 75.000 spettatori. Costruito dal 1925 e inaugurato l’anno seguente, il Meazza, di proprietà del Comune di Milano, è uno dei simboli del calcio italiano ed europeo, anche se figura insieme all’Olimpico in cima alla classifica degli stadi più pericolosi d’Italia che tiene conto di numero di DASPO, violenza in generale e violenza razziale.
Dove sorgerà il nuovo stadio del Milan?
Il destino dello stadio Meazza, in ogni caso, nonostante la sua popolarità e il suo prestigio, è incerto. Il Milan ha già acquistato il terreno su cui sorgerà il suo nuovo impianto. Lo stadio dovrebbe dunque sorgere a San Donato, periferia sud-est del capoluogo lombardo, mentre l’Inter sta progettando la sua nuova casa tra Rozzano e Assago, due comuni dell'hinterland milanese. Sia lo stadio rossonero che quello nerazzurro dovrebbero avere in futuro una capienza di 70mila posti. Nell’impianto del Milan, che dovrebbe essere inaugurato nel 2028, oltre alla sede del club dovrebbe nascere un hotel, un’arena per eventi musicali, uno store, ristoranti e negozi. L’Inter intanto pensa ad un nuovo stadio partecipato, con i tifosi coinvolti nel progetto attraverso l’invio delle loro idee sul processo di sviluppo. I lavori potrebbero iniziare nel 2025 in modo che l'Inter possa giocare nel nuovo impianto nel 2028-2029. Il progetto sarà ecosostenibile e dovrebbe nascere poco distante da due grandi arterie autostradali: la A7 Milano-Genova e la Tangenziale Ovest del capoluogo lombardo.
Gli altri stadi italiani più importanti
Dimensioni rilevanti tra gli impianti attivi sono anche quelle dello stadio San Nicola di Bari, aperto nel 1990 e dotato come l’Olimpico di Roma di una pista di atletica leggera. I posti per il pubblico sono circa 58.000. A scendere in campo è la squadra biancorossa della città. Il proprietario è il Comune di Bari.
Comune proprietario anche a Napoli. Lo stadio Diego Armando Maradona (ex Stadio San Paolo) ha assunto la nuova denominazione subito dopo la scomparsa del Pibe de Oro avvenuta nel 2020. La struttura nel quartiere di Fuorigrotta, teatro per sette anni delle gesta del più grande calciatore della storia, fu inaugurato nel 1959. La capienza attuale è di circa 54.000 spettatori, ridotta in seguito all’ultimo grande restyling, nel biennio 2018-2019 in previsione delle Universiadi.
Quinto dell’elenco è lo stadio Artemio Franchi di Firenze con i suoi 43.000 posti. Come per il Meazza anche in questo caso le origini sono lontane. L’impianto che ospita le partite della Fiorentina, di proprietà del Comune, situato nel quartiere di Campo di Marte, fu inaugurato nel 1931. Ma anche in questo caso è vicino il restyling, dopo lo stanziamento di 150 milioni da parte del governo. La Fiorentina scenderà in campo al Franchi la prossima stagione durante i lavori con 22mila posti di capienza. Nel frattempo andranno avanti i lavori al Padovani, che ospiterà la squadra viola nel 2025-2026.
Il più giovane tra i grandi stadi italiani è senza dubbio lo Juventus Stadium di Torino, noto anche come Allianz Stadium per motivi di sponsor, il primo impianto moderno nel nostro Paese ad essere proprietà di un club, la società Juventus Football Club Spa. Nella classifica della capienza lo Stadium si piazza in alto con i suoi circa 41.000 spettatori. Fu costruito sulla stessa area del vecchio stadio delle Alpi, poi demolito, impianto di cui riutilizza parte delle strutture.
Poco più piccolo in termini di posti a sedere è lo stadio Marcantonio Bentegodi di Verona, che ospita le partite dell’Hellas. Sono circa 39.000 gli spettatori dell’impianto di proprietà del Comune, inaugurato nel 1963, dotato anche di pista di atletica leggera.
Da menzionare, poi, lo stadio San Filippo-Franco Scoglio di Messina con i suoi oltre 38.000 spettatori, di proprietà del Comune, fu inaugurato nel 2004 in concomitanza con il ritorno in Serie A della squadra locale.
Capienza simile per lo stadio Renato Dall'Ara di Bologna, altro impianto di vecchia costruzione che va verso un restyling. Datato 1927, l’impianto ospita gli incontri del Bologna e può accogliere circa 36.000 persone. Ma la prossima estate dovrebbe partire la costruzione di ‘Fico Arena, un impianto temporaneo, in cui la squadra rossoblu giocherà nel 2025-2026 e 2026-2027. Nel 2027, poi, a cento anni dalla nascita del Dall’Ara, la squadra tornerà nello stadio ristrutturato.
Trentaseimila post anche per lo stadio Renzo Barbera di Palermo, teatro delle sfide della squadra rosanero, inaugurato nel 1932. Chiudiamo l’elenco con il più antico stadio di calcio italiano: lo stadio Luigi Ferraris di Marassi a Genova, teatro degli incontri di Genova e Sampdoria, anche qui poco più di 36.000 posti. La sua inaugurazione risale addirittura al 1911.