Forza Italia ribadisce il suo no a nuove tasse. In una intervista ad Affaritaliani, il responsabile economico di Forza Italia Maurizio Casasco spiega perché il partito è contrario a una eventuale tassazione sulle operazioni di buyback, ovvero il riacquisto di azioni proprie da parte delle società. «Il buyback è un’operazione compiuta dalle aziende sane in tutti i principali paesi con economia di mercato» dice Casasco che spiega: «Tassare i buyback non ha senso, per quattro ragioni: si penalizza il risparmiatore che ha investito in azioni, merce rara nel mercato italiano con un mercato azionario di piccole dimensioni e si disincentiva l’investimento futuro, proprio nel momento in cui serve più capitale di rischio per finanziare la crescita e la transizione tecnologica». Inoltre, «si penalizza retroattivamente il valore e quindi l’attrattiva delle aziende virtuose che hanno annunciato buyback; si scoraggiano e allontano gli investitori istituzionali internazionali (di cui tanto abbiamo bisogno per sostenere il nostro sviluppo) che, ancora una volta, vedrebbero l’Italia come Paese poco affidabile - dopo il grande merito del Governo di aver garantito stabilità, occupazione, rating e spread straordinari rispetto a Germania e Francia -, in quanto si allontana dagli standard internazionali, anche retroattivamente» e, infine, «si penalizzano i fondi pensione e quindi, indirettamente, i cittadini, incentivando, di conseguenza, gli investimenti esteri (il contrario di quel che è desiderabile e che, a parole, chiede il governo, anche con misure forti quali il ricorso al golden power). Per quanto riguarda le banche, in tempi recenti il Governo ha siglato un accordo con l'Abi, che, nei fatti, verrebbe smentito».