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UN INCONTRO FANTASTICO: LA POETESSA GABRIELLA CAPONE CI RACCONTA LA VITA

di Annamaria Piacentinilunedì 3 novembre 2025
UN INCONTRO FANTASTICO: LA POETESSA GABRIELLA CAPONE CI RACCONTA LA VITA

3' di lettura
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Incontrarla è un privilegio, perché è una poetessa che sa parlare al cuore. Le parole che credevamo dimenticate lei riesce a metterle insieme in mille frasi preziose, unendo la speranza alla famiglia, il rispetto alla felicità, la dignità al destino. Gabriella Capone è un esempio di vita, una Donna unica. Le sue poesie sono inserite nelle Antologie della Casa Editrice Aletti. Ne citiamo alcune: “Tra un fiore colto e l'altro donato”, “L'indice delle esistenze”, “Alisei”. Tra le altre, ha pubblicato una monografia sulla “Misericordia” in linea con il Giubileo Straordinario indetto da Papa Francesco, (collana Amici di Gibran).”Etesie”, scritto dalla Capone, è intenso, profondo, capace di esplorare la condizione umana: “Non andare in aspri sentieri, scrive, “rendono oscuro il cammino”...Tratto da “Quiete”, in un altro passaggio sottolinea che: “luci e stasi dilagano a sommesse gioie nascoste”.

In “Olla”:” Voglio perdermi questa vita posta al termine nell'eternità presente”. La sua sensibilità è profonda, scrive come un fiume in piena che travalica ogni argine. Nelle parole si annida l’anima, ti da la speranza, e ti fa credere che la vita può farti essere migliore. Mi chiedo: perché continuiamo ad insegnare agli studenti solo i grandi poeti del passato? Sì, li abbiamo studiati tutti i loro capolavori, e di questo siamo grati alla scuola. Ma guardando ai nostri giorni, quando scopriamo una poetessa che tra le righe sa insegnare che “rinascere è capire e che i sogni non possono morire”, in un momento storico dove il valore della vita non conta più, allora bisogna avere il coraggio di credere in qualcosa di più grande. Un buon punto di riferimento potrebbe essere quello di portare nelle scuole questi libri appassionanti, spronando gli studenti a vivere intensamente ogni attimo della loro vita, senza sprecarla: “Scrivevo anche da bambina”, racconta la Capone, “è sempre stata la mia passione. E non ho mai smesso.” Mi sento privilegiata ad averla incontrata, so che per lei, che ha in passato ha rilasciato interviste ad altri giornalisti, parlare è sempre difficile. È una donna riservata. Insieme dialoghiamo piacevolmente, ci sentiamo unite nei racconti che passano dai temi che riguardano le donne a quelli dei giovani, fino ai bambini, per cui nutre un amore immenso. Infatti, stata direttrice della “Scuola dell'infanzia”, una tra le più importanti della Capitale: “Un’esperienza meravigliosa, conferma,” tutto appariva ricco di gioia e di risorse. Amo la bellezza dei fatti e delle parole, anche se il mondo attuale è veramente caotico. Ma se sono qui, vuol dire che bisogna trovare il senso della vita, accettare ciò che ci circonda guardando con fiducia al futuro. Non mi faccio coinvolgere da chi non sa sperare, consigliare e sostenere i giovani, non trovo niente di negativo in loro. Quando scrivo cerco di raccontare ciò che provo”.

E il futuro per lei è ancora tutto da scoprire: “Ho scritto una storia molto interessante, confessa-” utile e innovativa. Potrebbe diventare un film capace di essere al passo con i tempi, ma pieno di luce. Credo nella vita, e in ciò che inaspettatamente ci riserva. Le sorprese fanno bene al cuore”.