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Flavio Briatore, la testimonianza pesantissima: "Perché indagano il Billionaire". Epidemia colposa, vergogna in magistratura?

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Proprio ora che le discoteche stanno finalmente per riaprire dopo un anno di fila senza attività, il Billionaire di Flavio Briatore finisce nell'occhio del ciclone. La Procura di Tempio Pausania indaga infatti sul focolaio di Coronavirus, partito la scorsa estate proprio dal noto locale sito a Porto Cervo in Sardegna. Secondo quanto riportato da il Giornale, i magistrati ipotizzano il reato di epidemia colposa nei confronti dell'amministratore del locale e di lesioni colpose nei confronti degli amministratori delle società cui appartengono il Phi Beach di Baia Sardinia e il Countri Club di Porto Rotondo. Tuttavia, al contrario di quanto emerso inizialmente, Flavio Briatore non è iscritto tra gli indagati. 

 

 

"L'inchiesta sul Billionaire si rivelerà una bolla di sapone, ma intanto è un ulteriore disturbo per noi che riusciamo a riaprire. Ci creerà altri problemi e consentirà nuovamente di alzare la voce a chi è contro la nostra riapertura" rimarca il presidente dell'associazione discoteche Sardegna, Piero Muresu. Secondo la Procura, i gestori dei locali notturni non si sarebbero comportati in modo responsabile nel rispetto delle normative anti-contagio del Covid, causando un rapido incremento dei contagi e lo scoppio di numerosi focolai. "Ma di cosa stiamo parlando? - tuona Muresu -. Come si fa a dimostrare che il contagio è partito dal Billionaire?". 

 

 

"Forse bisognerebbe ricordarsi di cosa era la Sardegna l'anno scorso, tutti in giro spiagge e chioschi pieni, niente mascherine e zero controlli, è entrato chiunque" ricorda il  presidente dell'associazione discoteche Sardegna. "Come si fa a dire che la colpa è delle discoteche? È chiaro che si è voluto colpire Briatore, che è una persona famosa, e attraverso di lui i gestori delle discoteche. Dopo il bombardamento mediatico dell'anno scorso, la percezione purtroppo è che le discoteche siano causa dei contagi: ma davvero non vedo proprio che responsabilità i gestori possano avere". L'avvocato Antonella Cuccureddu, legale dell'ex amministratore unico del Billionaire, il caso è chiaro: "Contestare il reato di epidemia colposa in un contesto di pandemia è ridicolo". 

 

 

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