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Vittorio Sgarbi e la perizia psichiatrica a Silvio Berlusconi: "I giudici vogliono togliergli le aziende"

Alessandro Gonzato
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«Devono finirla con questa rottura di coglioni: il processo non ha fondamento!».

Onorevole Sgarbi...

«No, ascolti: io ho partecipato a tutti i Bunga Bunga, e quelle erano mantenute, non prostitute! È come processare qualcuno perché ha tanti dipendenti. So bene di cosa parlo: alcune di quelle ragazze ho provato a portarmele a letto: non ci sono mai state».

Voleva rubare le ragazze a Berlusconi?

«Sì. Io portavo ad Arcore dieci amiche, volevo dimostrargli che avevo anch' io la mia armata. Lui si faceva trovare con le solite venti giovani, tutte bellissime. Il presupposto della prostituzione è del tutto infondato. Berlusconi non ha mai pagato una donna, ha sempre avuto un grande orgoglio».

Parliamo con l'onorevole Vittorio Sgarbi mentre sta andando in macchina da Parma a Guastalla, nella Bassa Reggiana. I magistrati del Ruby ter hanno chiesto a Berlusconi di sottoporsi a una perizia psichiatrica per stabilire se effettivamente sussista l'impossibilità a partecipare al processo. Lui si è rifiutato, sottolineando che sarebbe stata lesiva della sua storia e dell'onore. «Io li avrei mandati a fanculo, come ho sempre fatto. Detengo il record di denunce e querele ricevute: 670, di cui 540 vinte, l'ultima contro l'ex giudice Piercamillo Davigo».

 

 

 

Torniamo alla perizia psichiatrica.

«È una specie di contrappasso: da tempo le persone più avvedute la chiedono per i magistrati. Chi chiede la perizia psichiatrica aun uomo come Berlusconi, con la sua carriera e i suoi successi, merita di subirla».

Lo sta dicendo lei...

«Certo. C'è anche chi chiede la visita ai magistrati ogni tot di anni per vedere come stanno di mente».

Il Cavaliere, dopo aver rifiutato la perizia, va incontro a una probabile condanna. Come giudica la scelta?

«I suoi avvocati sono sempre stati prudenti. La campagna diffamatoria contro di lui e le ragazze meritava querele a giornali e trasmissioni, invece i legali hanno sempre detto "stiamo tranquilli", "meglio di no". Berlusconi quindi ha sempre mantenuto un basso profilo. Stavolta invece penso che abbia fatto di testa sua, d'altronde la richiesta dei magistrati era offensiva. Se tu dici "devi fare la visita psichiatrica" vuoi dire "possiamo salvarti soltanto se affermi che sei un deficiente". Berlusconi dovrebbe denunciarli. Oltretutto un processo a un 85enne è uno sfregio perché non puoi arrestarlo, sarebbe un'altra finzione giuridica. Che poi ripeto, manca il presupposto della prostituzione: che cazzo processi!».

Per il Tribunale di Milano la perizia è a garanzia dell'imputato.

«Esatto. Apparentemente la formula non è contro, ma a favore. Ad esempio il cameriere bengalese che ha ucciso il senatore Ludovico Corrao tagliandogli il collo è libero per questioni psichiatriche, è stato considerato matto o giù di lì. Se Berlusconi si fosse presentato in tribunale dando i numeri se la sarebbe cavata».

 

 

 

È una manovra di una parte della magistratura per impedirgli di diventare presidente della Repubblica?

«Non credo. Era un miraggio più che una possibilità concreta: non ha i voti sufficienti, gliene mancherebbero una quarantina. Penso piuttosto che i giudici volessero provare ad assolverlo ritenendolo incapace di intendere e volere».

Lo volevano umiliare: vuole dire questo?

«Sarebbe stata la conseguenza. Se avessero potuto dimostrare che era preda di raptus sessuali probabilmente avrebbero chiuso la vicenda. Peccato però che Berlusconi non sia un grande amatore e che le ragazze fossero lì per fare canzonette, ballare... Non erano puttane. Berlusconi ha mantenuto delle donne per puro divertimento, ma non per affari sessuali. Aggiungo una cosa».

Prego.

«Dietro ci potrebbe essere una questione provocatoria legata alle aziende: se ti dichiarano infermo di mente perdi il controllo delle società. Se sei inabile di testa non puoi proseguire l'attività di imprenditore».

Fino a qualche settimana fa si parlava di Prodi come possibile successore di Mattarella. Lei ha appena pubblicato un post su Facebook: «Romano Prodi ha scritto un libro dal titolo "Strana vita, la mia". Non leggerlo migliorerà la nostra». Pare di capire che le sia piaciuto.

«Molto. Giudizio positivo. Il prossimo presidente comunque sarà Draghi. Fine. A meno che non ci sia un'operazione alla Renzi, il quale tirò fuori dal congelatore Mattarella che nessuno sapeva più neanche se fosse vivo».

Il prossimo premier?

«Salvini, Meloni o Giorgetti».

L'ultima volta che ha sentito Berlusconi?

«L'8 maggio, per il mio compleanno. Voleva sapere come stessi dopo il cancro. "Sono ammalato anch' io", mi ha detto. "Qual è la tua malattia, Silvio?". "I giudici"». 

 

 

 

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