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Beppe Grillo? Alessandro Sallusti: immaginatevi se Matteo Salvini mandasse un cronista all'ospedale

Alessandro Sallusti
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Per carità, non stiamo parlando della fine del mondo né dello scandalo del secolo. Parliamo di due notizie che riguardano due icone della sinistra, Beppe Grillo e Roberto Saviano. Per il primo è stata respinta la richiesta di archiviazione dell’inchiesta sull’aggressione a un giornalista, Francesco Selvi, di Diritto e Rovescio, il programma condotto da Paolo Del debbio su Rete4, avvenuta nel settembre del 2020 sulle scale di un locale della spiaggia di Marina di Bibbona dove il leader dei Cinque Stelle stava pranzando.

Per Saviano invece la Cassazione ha ordinato di rivedere al rialzo il risarcimento per plagio dovuto ai colleghi giornalisti che si erano visti i loro articoli copiati di sana pianta – senza citazione – nel libro Gomorra che ha dato origine alla fortuna dello scrittore. Saviano e la Mondadori, casa editrice del fortunato libro, non possono insomma pensare di cavarsela con i seimila euro liquidati nel 2016 durante il processo di primo grado.

 

Non è la prima volta che Beppe Grillo viene coinvolto in questioni che hanno a che fare con la violenza, fosse anche solo violenza verbale. E non è la prima volta che torna a galla il caso delle scopiazzature contenute in Gomorra. Il problema è che non ci sarà mai una “prima volta” in cui le scivolate di Grillo e Saviano diventeranno notizia per i mezzi di informazione che vanno per la maggiore, allineati come sono sul pensiero dominante. 

Immaginatevi se Salvini mandasse al pronto soccorso un cronista – il malcapitato ha avuto cinque giorni di prognosi - che lo avvicina per fargli una domanda, immaginatevi se si scoprisse che, per esempio, Vittorio Feltri avesse copiato da altri pari pari capitoli dei suoi libri. In entrambi i casi se ne parlerebbe per giorni come di uno scandalo nazionale. Del resto siamo un Paese che si indigna di più per una innocente, per quanto deprecabile, toccatina al sedere di una giornalista donna che non per un leader politico, capo di un partito di governo, che aggredisce un giornalista maschio. 

Ecco, purtroppo siamo nel Paese dei Grillo e dei Saviano, gente che per dirla alla Giulio Andreotti «parlano in continuazione di etica, di buoni principi, e che a forza di discuterne non hanno poi il tempo di praticarla».

 

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