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Vittorio Feltri, la maestra "fasulla" meglio dei suoi capi: giù le mani dal suo patrimonio

Vittorio Feltri

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Ci sono notizie che lasciano basiti. Ieri i giornali hanno raccontato uno storia incredibile. Una signora, che non si è mai laureata, per venti anni ha insegnato in varie scuole, e chi ha lavorato con lei sostiene che la donna era capace, per cui mai nessuno aveva sospettato fosse priva dei titoli per stare in cattedra. Intendiamoci, non è la prima volta che gente senza laurea abbia svolto, per esempio, la professione del medico. Il problema non è questo. Sarebbe però interessante sapere come mai possano accadere certe cose di cui nessuno si accorge se non per caso e dopo anni, anzi lustri.

 

 

L'insegnante in questione è stata sgamata accidentalmente, dopo due decenni di onorata attività didattica, ed è partita con notevole ritardo una inchiesta un po' assurda. Anzitutto la signora è stata sospesa dal servizio, e questo mi sembra normale, inoltre la legge ha addirittura stabilito di confiscarle beni ovviamente suoi per la bellezza di 350 mila euro, essendo la professoressa fasulla proprietaria di immobili e non solo. E questo mi sembra ingiusto. Personalmente avrei sottoposto a indagini coloro che l'hanno fatta lavorare a lungo nelle scuole senza indagare se fosse in ordine con i requisiti richiesti a una docente. Non solo.

 

 

Se l'insegnante ha esercitato per 20 anni meritandosi le lodi dei colleghi non vedo per quale motivo non riconoscerle di aver meritato lo stipendio. D'accordo che i titoli di studio sono importanti e in alcune circostanze sia obbligatorio possederli, ma bisogna anche valutare se il lavoro svolto senza pergamene sia stato fatto bene o male. Se la maestra in questione è stata capace di fare l'insegnante senza il famoso pezzo di carta, indubbiamente va punita ma con misura, le si può rimproverare di avere approfittato dell'imbecillità di chi avrebbe dovuto controllare, ma sequestrarle quello che lei ha guadagnato impegnandosi con profitto è un atto di profonda ingiustizia. Chi si è speso nel lavoro con bravura non avendo un diploma accademico non deve essere premiato, perché le regole vanno rispettate, ma rubargli un patrimonio che ha accumulato con fatica è un furto.

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