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Alessandro Sallusti a L'aria che tira: "Democrazia inquinata, perché hanno consegnato Antonio Ingroia al nemico"

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"Non accade mai nulla di sostanziale": Alessandro Sallusti, ospite di Myrta Merlino a L'Aria che tira su La7, è apparso piuttosto sconfortato quando si è parlato del sistema giudiziario in Italia. Riferendosi agli ultimi due libri scritti in collaborazione con Luca Palamara, poi, ha fatto notare: "Se quello che è emerso avesse riguardato qualsiasi altro ambito, la politica, l'impresa, l'associazionismo, io credo che ci sarebbe stato un botto, sia dal punto di vista giudiziario che legislativo. Qui non è successo assolutamente nulla".

 

 

 

"Quindi i magistrati sono i veri intoccabili in Italia?", ha chiesto allora la conduttrice. "Si, ma più che i magistrati, è la casta, il sistema, che è intoccabile - ha precisato il direttore di Libero -. Poi il sistema a sua volta fa toccare alcuni magistrati. Il sistema, per esempio, ha consegnato Ingroia al nemico perché era diventato scomodo e ingombrante. Era diventato un pericolo. Così come prima di lui De Magistris e tanti altri", ha detto riferendosi all'altro ospite della Merlino, l'ex magistrato Antonio Ingroia. 

 

 

 

Sallusti, infine, ha spiegato: "Le lentezze, le incapacità, i pregiudizi sono un problema a valle. A monte c'è un problema più grande e cioè il fatto che la democrazia sia inquinata da un sistema giudiziario anomalo, che a sua volta è inquinato da lobby, logge, servizi segreti, pentiti di mafia. Il problema non è tanto la tenuta, ma proprio il regolare corso della democrazia".

 

 

 

 

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