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Bongiorno frena Nordio sull'abuso d'ufficio "Non è auspicabile"

Nordio e Bongiorno

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Tensione in maggioranza sull'abrogazione del reato di abuso d'ufficio che è sul tavolo alla riunione al ministero della Giustizia. Su questo tema infatti Giulia Bongiorno non è d'accordo con il guardasigilli Carlo Nordio. "Ritengo opportuno un intervento legislativo diretto a tipizzare ulteriormente in maniera più precisa possibile la condotta dell'abuso, vista la tendenza della giurisprudenza a dilatare l'ambito applicativo, ma non credo che sia auspicabile l'abrogazione perché", spiega la presidente della Commissione Giustizia del Senato e responsabile Giustizia della Lega, "da un lato, resterebbero scoperte ipotesi di strumentalizzazione a danno della Pubblica amministrazione e, dall'altro, si determinerebbe il paradosso di una ri-espansione di reati puniti più gravemente".

In sostanza, prosegue la Bongiorno, "per colpire reati d'abuso si rischierebbe di dover far ricorso a fattispecie più gravi come la 'turbata libertà degli incanti' o il 'peculato per distrazione'". La ex ministro rispondendo alla domanda su quale sia la posizione del suo partito circa la possibilità di riformare o abrogare il reato di abuso d'ufficio, parla dunque di "due ipotesi" sulle quali starebbe ragionando la maggioranza. Il ministro Nordio, nei giorni scorsi, aveva detto, anche in dichiarazioni pubbliche, di propendere per l'abrogazione del reato. E sarebbe stata convocata una riunione al ministero per parlare della questione proprio oggi pomeriggio 11 gennaio. 

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