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Cospito e anarchici violenti, game over. L'analisi di Andrea Pasini

 Alfredo Cospito

Andrea Pasini
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Il leader anarchico Alfredo Cospito resta in regime di carcere duro. L’anarchico violento che gambizzo un manager di Ansaldo e che tento di fare una strage mettendo delle bombe in una scuola dell’Arma dei Carabinieri è in sciopero della fame da quasi quattro mesi per protestare contro il 41bis e fortunatamente da oggi in poi ci rimarrà. Lo hanno deciso i giudici della Cassazione respingendo il ricorso della difesa contro la decisione del tribunale di sorveglianza di Roma, dopo una lunga camera di consiglio. Una decisione a mio avviso corretta che però ha fatto esplodere la rabbia degli anarchici che si erano ritrovati in piazza Cavour davanti al Palazzaccio per attendere il verdetto dei giudici. Una volta venuti a conoscenza della decisione dei giudici gli anarchici hanno iniziato ad urlare : “Assassini, assassini, Sarete responsabili di tutto quello che succederà". È da settimana che assistiamo a proteste dove vengono messe a ferro e fuoco le nostre città, abbiamo sentito e letto minacce molto pesanti ad istituzioni, Giornalisti , forze dell’ordine, magistrati e a manager di grandi aziende da parte di questi gruppi anarchici violenti. I cittadini per bene e la maggioranza degli italiani sono seriamente intimoriti da questa inaudita violenza che questi gruppi eversivi stanno conducendo nelle nostre città. È ora di dire basta e di usare il pugno di ferro contro chi con la violenza, l’intimidazione ed il ricatto vuole fare valere le proprie idee. Al presidio è passato anche l'avvocato di Cospito, Flavio Rossi Albertini, che ha definito la decisione della Cassazione una sconfitta del diritto. "Dopo la lettura della requisitoria del procuratore generale Gaeta pensavamo che il diritto potesse tornare ad illuminare questa buia vicenda. Ma la decisione di questa sera dimostra che ci sbagliavamo. Leggendo i pareri favorevoli della Dnaa, Dda e Dap inviati al Ministro avevamo capito che la decisione ministeriale fosse stata politica e non giuridica". Ora l’anarchico Alfredo Cospito resta al 41bis anche se per il momento è ancora ricoverato nel reparto penitenziario dell'ospedale San Paolo a Milano, dove nei giorni scorsi aveva ripreso a prendere gli integratori perché voleva essere lucido proprio in vista della decisione della Cassazione. E ora dice, secondo quanto trapela in ambienti ospedalieri: "Spero che qualcuno dopo di me continuerà la lotta" contro il carcere duro. La decisione della Cassazione fa calare definitivamente il sipario sulla richiesta di sospensione del regime di detenzione duro 41 bis per l'anarchico Alfredo Cospito.

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