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Mattarella, l'avvertimento ai magistrati 24 ore dopo i funerali di Berlusconi

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Sergio Mattarella, all'indomani dei funerali di Silvio Berlusconi in Duomo a Milano, funerali ai quali ovviamente il presidente della Repubblica ha partecipato, ha avvertito i magistrati sulla responsabilità del loro ruolo: "L’evoluzione della società determina la nascita di sempre nuove domande di giustizia. Ad esse la Magistratura deve poter fornire una risposta, attraverso la sapiente attività di applicazione della legge, che va condotta lungo il binario dei principi e dei valori costituzionali. Per questo è necessario aver presente" che "interpretare le norme vuol dire riconoscerne l’esistenza e l’effettiva portata, con esclusione di qualunque funzione direttamente creativa", prosegue il capo dello Stato durante l'incontro con i magistrati ordinari in tirocinio al Quirinale.

"Nel quadro degli equilibri costituzionali, improntati alla divisione dei poteri, infatti", rimarca Mattarella, "i giudici sono soggetti soltanto alla legge, nel senso che la legge ne rappresenta il fondamento e al contempo il limite". "Da giudici o da pubblici ministeri dovrete prendere decisioni che incidono sulla vita delle persone, talvolta anche in maniera drammatica. Occorre che tale consapevolezza, accompagnata da un alto senso di responsabilità, vi guidi sempre nell’attività decisionale". 

"Le vostre determinazioni", ricorda il presidente della Repubblica, "devono essere governate dalla saggezza del diritto. Nessun timore di possibili reazioni di pubblica opinione o di interessi coinvolti ma attenta considerazione delle questioni, rifuggendo da ricostruzioni normative arbitrarie, dettate da impropri desideri di originalità o, peggio, di individualismo giudiziario. Il ruolo del magistrato si svolge nell’ambito di un sistema ordinamentale e si giova di continue occasioni di confronto dialettico all’interno delle articolazioni degli uffici giudiziari". 

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