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Toti, Lollobrigida: "Indagini di 3 anni concluse a 20 giorni dal voto"

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"Ho visto che queste lunghe indagini, credo d'aver capito tre anni, si concludono a 20 giorni dal voto con importanti arresti: abbiamo fiducia nella magistratura, auspichiamo che il presidente Giovanni Toti possa dimostrare la sua estraneità ai fatti, ma ovviamente possiamo solo guardare a quello che accade e cercare di comprendere le ragioni che hanno portato a questa situazione".

Sono significative le parole del ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, tra i primi nella maggioranza di centrodestra a commentare quanto sta succedendo in Liguria: il governatore Toti, il suo capo di gabinetto e alcuni dei più importanti manager e imprenditori della regione sono finiti indagati e agli arresti domiciliari coinvolti in una maxi-inchiesta su corruzione elettorale e tangenti. 

 

 

 

"Se ritengo sospetto il timing degli arresti di Giovanni Toti? No, io non ritengo sospetto niente, ho solamente fatto una considerazione prima, che tre anni di indagini si chiudono a 20 giorni dal voto con dei clamorosi arresti, tutto qua. È la fotografia mi pare di capire quello che sta accadendo".

"Dopodiché - prosegue Lollobrigida, da Parma - io spero e immagino che la magistratura, come è normale, assolva il suo compito e che le forze dell'ordine evidentemente agiscano di conseguenza. Il giudizio non spetta a me, io ho, come ministro e come cittadino, piena fiducia nella magistratura e nelle forze dell'ordine e spero come persona che immagina che la politica debba essere estranea a qualsiasi fatto come quelli ascritti in questa procedura alle persone coinvolte che riescano a dimostrare la loro innocenza". 

L'arresto del presidente della Regione "è un evento triste. La frase di rito è 'aspettiamo che la magistratura faccia il suo corso' perché è doveroso rispettare le sue decisioni. Se fosse confermato che si tratta di fatti del 2020, senza polemica e a livello istintivo dico che a 25 giorni dalle elezioni questa cosa mi lascia pensare. A distanza di 4 anni, un mese prima o un mese dopo, perché proprio ora?", sottolinea anche il governatore del Lazio Francesco Rocca.
 

 

Fiducia nella magistratura la esprime Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura: "E' un potere autonomo e indipendente, spero che chi deve dimostrare la propria innocenza abbia la possibilità di farlo. Credo anche in quell'assunto della Costituzione secondo cui fino ad adesso sentenza passata in giudicato bisogna sempre attendere". 

Dal centrodestra, invita tutti a non strumentalizzare ALfredo Antoniozzi, vice-capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera: "Così come a Bari anche a Genova bisogna rispettare le persone e il garantismo avendo fiducia nel sistema giudiziario. La politica eviti giudizi sommari e separi gli istinti di strumentalizzazione dalla necessità di rispettare sempre il principio di presunzione di innocenza". Il collega di Toti, Attilio Fontana governatore della Lombardia, si dice "assolutamente sconcertato, assolutamente stupito. Sono assolutamente garantista come nei confronti di tutte le persone che sono sottoposte a ogni tipo di indagine. In questo caso poi conoscendo Giovanni lo ritengo una persona assolutamente seria, per bene, onesta, per cui lo sconcerto è ancora maggiore". Non commenta Beppe Sala, sindaco (Pd) di Milano: "Difficile commentare ovviamente, anzi direi che non si può, senza negare che io Toti lo conosco, lo conosco bene, l'ho visto anche recentemente in Liguria, quindi ho anche un rapporto personale. Al di là di questo come si fa a commentare una cosa del genere?". Amare le parole di Matteo Salvini, vicepremier, leader della Lega e ministro di Infrastrutture e Trasporti: "Anche io rischio la galera per aver bloccato gli sbarchi", prima di invitare tutti a non strumentalizzare, da Bari a Genova, vicende ancora lontanissime da una sentenza definitiva.

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