Anm contro Nordio: "Guardate questo documento", carte e fango

giovedì 24 luglio 2025
Anm contro Nordio: "Guardate questo documento", carte e fango
2' di lettura

Che la guerra prosegua. Le toghe si scagliano nuovamente contro il governo. O meglio, contro il ministro della Giustizia. La sua "colpa"? La battaglia a favore della separazione delle carriere dei magistrati. Ecco allora che l'Associazione nazionale magistrati tira fuori dal passato un documento. "Anche Carlo Nordio era contrario alla separazione delle carriere. Lo dimostra questa lettera firmata dall’allora magistrato a Venezia e inviata all’Associazione nazionale magistrati. Era il 3 maggio 1994". Appunto, '94... Giusto qualche anno fa.

Ma poco importa all'Anm che sui suoi profili social scrive: "I sottoscritti Magistrati della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia aderiscono al comunicato dell’Associazione Nazionale Magistrati in quanto contrari alla divisione delle carriere dei Magistrati con funzioni requirenti e con funzioni giudicanti". Tra le firme, c'è quella del ministro Nordio. In un articolo sul sito 'La Magistratura', rivista dell'Anm, viene pubblicato lo stesso documento e si aggiunge: "Fu inviato via fax alla sede romana dell’Associazione nazionale magistrati. I firmatari aderivano all’appello di pubblici ministeri, pubblicato sulla rivista La Magistratura nell’aprile 94, che raccolse in totale oltre 1500 adesioni e che elencava una serie di argomentazioni contrarie alla separazione tra magistratura requirente e e giudicante. Illuminante a questo proposito il primo punto del documento: 'nella storia dell’Italia repubblicana l’indipendenza del Pm rispetto all’esecutivo e l’unicità della magistratura ha rappresentato in concreto una garanzia per l’affermazione della legalità e la tutela del principi di eguaglianza dinanzi alla legge'. Esattamente le stesse argomentazioni che porta avanti oggi l’Anm e che Nordio respinge, dopo averle condivise e sottoscritte nella veste di magistrato".

Ma il Guardasigilli non si tira indietro e spiega cosa ci fu dietro quel "no".  Firmai contro la separazione delle carriere - ammette al Giornale -, "nel '92 eravamo tra stragi e tangentopoli. Io stesso ero oggetto di attacchi da parte della politica perché avevo arrestato democristiani e socialisti, e la magistratura doveva restare compatta. Ma tre anni dopo scrissi che stavamo esagerando, e che erano necessarie riforme radicali".

ti potrebbero interessare

altri articoli di Giustizia