Carlo Nordio, l'Anm non molla: "Tradisce i principi per cui cambio idea"

venerdì 25 luglio 2025
Carlo Nordio, l'Anm non molla: "Tradisce i principi per cui cambio idea"
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Riforma della giustizia, Carlo Nordio e Anm. Botta e risposta tra l'associazione delle toghe e il ministro della Giustizia, con la prima che ha accusato il Guardasigilli di aver cambiato idea rispetto a quanto sosteneva nel '94 sul tema della separazione delle carriere. Una versione sostenuta, però, più di trent'anni fa, dato che si era appena instaurato il primo governo Berlusconi. Nordio, dal canto suo, ha spiegato di aver rivisto le proprie posizioni dopo il caso del suicidio di un suo indagato.  Ma l'Anm non molla. E anzi, contrattacca a suon di comunicati.

"Cambiare idea è legittimo per chiunque - si legge in una nota firmata dal segretario dell'Anm Rocco Maruotti -, anche per un magistrato e anche quando le sue precedenti convinzioni lo avevano spinto a sottoscrivere un appello particolarmente motivato contro la separazione delle carriere, nel quale si indicavano l'indipendenza del pm rispetto all'esecutivo e l'unità della magistratura come le garanzie per l'affermazione della legalità e per la tutela del principio di uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge. Il ministro Nordio ieri (giovedì 24 luglio, ndr) ha voluto esplicitare le ragioni di quel ripensamento ancorandole a un fatto drammatico e quindi giustificandole come una reazione emotiva a una stagione in cui, a suo dire, i pubblici ministeri come lui avevano esagerato con arresti legittimi ma inopportuni, così richiamando una categoria metagiuridica che non rientra tra i presupposti per l'applicazione delle misure cautelari".

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E ancora: "In quegli anni esistevano già delle regole che avevano rimodellato il sistema processuale italiano in senso accusatorio e non più inquisitorio. Il pm era ed è oggi il primo garante della libertà dei cittadini e non uno sceriffo moralizzatore animato dalla cultura del risultato. Purtroppo la riforma del Csm che il ministro Nordio propone tradisce quelle stesse ragioni che nel 1995 spinsero l'ex pm Nordio a cambiare idea sulla separazione delle carriere". 

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