Milano, l'ex assessore Tancredi ai domiciliari. Inchiesta urbanistica, chi finisce in carcere

giovedì 31 luglio 2025
Milano, l'ex assessore Tancredi ai domiciliari. Inchiesta urbanistica, chi finisce in carcere
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Sì agli arresti domiciliari per l'ormai ex assessore comunale di Milano alla Rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi, e per l'immobiliarista Manfredi Catella, presidente di Coima. Lo ha deciso il Gip del capoluogo lombardo, Mattia Fiorentini, nell'ambito dell'inchiesta sull'Urbanistica milanese. Il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere per l'imprenditore Andrea Bezziccheri di Bluestone e i domiciliari per l'ex presidente della Commissione Paesaggio, Giuseppe Marioni, per il suo vice Alessandro Scandurra e per l'ex manager Federico Pella. 

La decisione del giudice conferma dunque il quadro accusatorio, con la Procura che chiedeva le misure restrittive per gli indagati in quanto "il fenomeno delle deformazioni del sistema urbanistico di Milano" sarebbe "tuttora in corso". Deformazioni che "continuano ad alimentare un sistema gravemente corruttivo, che ha come risultato lo svilimento dell'interesse pubblico". In particolare, risulterebbe dalle intercettazioni come "nelle parole di Tancredi (che si è dimesso pochi giorni dopo la richiesta di arresto, ndr) prevale la subordinazione a Boeri (l'archistar Stefano Boeri, ndr) e Catella e che la sua unica preoccupazione è di evitare grane e ritorsioni da parte dei medesimi". Nell'ambito dell'inchiesta, in cui risulta indagato anche il sindaco Beppe Sala, lo scorso 16 luglio erano stati trovati nella disponibilità di Bezziccheri anche 120mila euro in contanti.

Dal punto di vista politico, intanto, proprio oggi il Partito democratico ha "blindato" Sala confermandogli la fiducia: "Sono i giorni dell'assestamento di bilancio e il consiglio comunale, con il ruolo centrale del Pd, ha tra le altre cose trovato altri 22 milioni per riqualificare e assegnare 1000 alloggi per il piano zero case sfitte. Siamo poi concentrati alla realizzazione di un Piano casa che garantirebbe ulteriori 10mila alloggi a prezzi accessibili, a studiare un nuovo Pgt di cambiamento e un piano piscine e sport. Risposte concrete nate dal consiglio comunale, dove il Movimento 5 Stelle non è in maggioranza e non è nemmeno presente", hanno spiegato in una nota Alessandro Capelli, segretario metropolitano del Pd milanese e Silvia Roggiani, segretaria regionale Pd lombardo. "Ci rendiamo conto - proseguono Capelli e Roggiani - che fare polemica e criticare da fuori le Istituzioni sia più semplice, ma la sfida è governare il cambiamento in una città profondamente mutata Per questo il Pd in questi 18 mesi sarà concentrato al cento per cento per dare le risposte che la città si aspetta. Il Pd a tutti i livelli, dal metropolitano al nazionale, governa prima con Pisapia e poi con Sala dal 2011 e fin da subito ha ribadito pieno sostegno e fiducia al sindaco. Perché sentiamo l'urgenza di dare risposte ai cittadini, fuori da posizionamenti tattici".

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