La citazione della sentenza delle sezioni unite che ha condannato il Governo a risarcire un gruppo di migranti soccorsi in mare dalla nave della Guardia Costiera Diciotti, a cui fu vietato lo sbarco, non è sufficiente a motivare il ricorso della Procura di Palermo contro l'assoluzione del ministro Matteo Salvini al processo Open Arms. Un caso, a dire dei magistrati del capoluogo, sovrapponibile a quello imputato al leader della Lega. “Prendo atto con soddisfazione che la Procura Generale ha sostenuto che non sussistono i reati”, il commento a caldo del vicepremier.
"Risultano insufficienti i richiami alla sentenza 'Diciotti'- scrive in una memoria la Procura Generale - pertinenti (oltre che, naturalmente, pienamente condivisibili) al solo scopo della corretta applicazione dei principi di diritto in essa sanciti, ma non bastevoli, evidentemente, a 'coprire', nell'ambito della giurisdizione penale, la diversa ed assai più articolata esigenza di verifica di tutti gli elementi costitutivi dell'ipotesi di reato contestata, in relazione alla quale si chiede l istanza di responsabilità dell'imputato".
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Arriva la solidarietà dei leader della destra europea a Matteo Salvini per il caso Open Arms, che vede il vicepre..."La Procura di Palermo, infatti, - prosegue la memoria - forte del principio di diritto stabilito dall'ordinanza delle Sezioni unite civili più volte citata, nulla ha argomentato (né dimostrato), in sede di impugnazione di legittimità - quantomeno dalla prospettiva dell'ipotesi accusatoria e al fine dell'annullamento della pronuncia assolutaria - in ordine agli ulteriori, indefettibili elementi inerenti alla volontà, da parte del Ministro, di voler privare della libertà personale i soggetti ospiti della Open Arms". Le frasi inserite nella memoria verranno illustrate dal Pg all'udienza dell'11 dicembre.




