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Imam libero, Maurizio Gasparri ad alzo zero: "Magistrati irresponsabili e fuori dalla realtà"

lunedì 15 dicembre 2025
Imam libero, Maurizio Gasparri ad alzo zero: "Magistrati irresponsabili e fuori dalla realtà"

3' di lettura

Toghe contro lo Stato. O meglio, contro il governo. Il caso, clamoroso, è quello della liberazione dell'imam di Torino, Mohamed Shahin, colpito da un provvedimento di espulsione per motivi di sicurezza nazionale, provvedimento firmato dal ministero dell'Interno guidato da Matteo Piantedosi. Per l'imam si era mobilitata parte della sinistra, Avs in particolare. E ora, a risultato ottenuto, ecco che tra gli altri spunta Ilaria Salis, la quale esprime tutta la sua soddisfazione per una decisione controversa, parlando di governo "sconfitto su tutta la linea".

Dalle parti della maggioranza, al contrario, monta la protesta contro la decisione dei magistrati. A picchiare durissimo ci pensa anche Maurizio Gasparri, il quale tuona: "Assurda la decisione della Corte d'Appello di Torino di rimettere in libertà l'imam Mohamed Shahin, nonostante un provvedimento di espulsione per motivi di sicurezza nazionale firmato dal ministro dell'Interno". 

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E ancora, il presidente dei Senatori di Forza Italia, aggiunge: "Un fatto gravissimo che va contro le decisioni dell'autorità dello Stato e manda un messaggio pericoloso. Siamo di fronte a un personaggio che ha giustificato l'attacco terroristico del 7 ottobre - ricorda Gasparri -. Rimettere in circolazione un soggetto che ha apertamente giustificato il terrorismo di Hamas è incommentabile e ci dimostra come sia sempre più urgente una riforma della giustizia per porre fine alle correnti politicizzate. In un contesto internazionale segnato da violenze e tensioni crescenti, questa decisione appare irresponsabile e fuori dalla realtà. Noi continueremo a sostenere con fermezza ogni azione necessaria a difendere l'ordine pubblico ed a contrastare ogni forma di estremismo, di antisemitismo e di propaganda dell'odio", conclude Maurizio Gasparri. E lo scontro con la magistratura, inesorabilmente, continua.

A esprimere indignazione anche Augusta Montaruli: "Chi ha letto le due ordinanze della corte d'appello di Torino sa che oggi ha smentito se stessa senza elementi di novità ma solo dando il via libera alla fratellanza mussulmana in Italia, su cui non proferisce parola. Peraltro su uno dei due procedimenti penali in cui risultava coinvolto anticipa un giudizio che dovrebbe invece essere normalmente l'esito di un processo. È un fatto inedito gravissimo che preoccupa tutti coloro che hanno a cuore lo stato di diritto molto di più evidentemente della magistratura stessa che pur la invoca. Per chi? Per dare sponda a chi ha manifestato per la liberazione dell'imam in maniera irresponsabile. D'altra parte è la stessa corte ancora una volta ad ammetterlo e questo purtroppo non c'entra nulla con il diritto che pur in prima istanza aveva tracciato. E' un epilogo sconcertante che arriva proprio in un periodo dove il proselitismo pro Hamas sta mietendo vittime e ancor più lo sarà dopo una decisione che permetterà di tornare a capo di una moschea un personaggio ritenuto avente profili di pericolosità ben prima di questo ottobre tanto da negargli la cittadinanza". "Peraltro - prosegue il vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera -tutto ciò si svolge in una città, come Torino, che in questi mesi è stata protagonista di devastazioni, contestazioni, violenza inaudita da parte di attivisti di centri sociali e pro pal, che ancora una volta potranno ancor di più sentirsi legittimati. Siamo di fronte alla resa della giustizia ai danni dei cittadini senza alcun elemento di diritto apprezzabile, a fronte di una prima pronuncia da parte della stessa Corte d'appello. Ecco perché vale la pena verificare maggiormente tutti i profili di questa vicenda. Noi andremo avanti".

Parere simile quello di Lucio Malan, che nota come "mentre in Australia l'odio antiebraico fa quindici morti, per la Corte d'Appello di Torino l'Imam Sharon che giustifica l'orrenda strage del 7 ottobre 2023 può andare tranquillamente in giro a diffondere le sue idee. È preoccupante la tendenza di certi magistrati di andare sempre e comunque contro l'azione del Governo a difesa della sicurezza degli Italiani". 

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