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Grillo schizza al 12 per centoE' diventato il terzo partito

Secondo Dempolis il Movimento Cinque stelle ha un bacino potenziale del 20%: 7 italiani su 10 non si sentono rappresentato dal partito che ha votato nel 2008

Lucia Esposito
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Oltre sette italiani su dieci non si sentono rappresentati dal partito votato alle politiche 2008. E quest'insofferenza nei confronti dei partiti politici determina la crescita del Movimento a cinque stelle di Beppe Grillo che, secondo un sondaggio dell'Istituto Demopolis passa dal 2,4% di giugno del 2010 al 7,8% e si assesta oggi al 12%. “È l'effetto, anche emulativo, della risonanza mediatica che ha seguito il recente successo alle Amministrative, afferma il direttore dell'Istituto di ricerche Pietro Vento; di fronte all'assenza di concreti e percepibili segnali di rinnovamento da parte dei partiti tradizionali, il Movimento di Grillo diviene oggi, virtualmente, la terza forza politica nel Paese, con un bacino potenziale che tocca il 20%: un italiano su cinque prenderebbe in considerazione l'ipotesi di un voto al movimento del comico genovese Identi. Il 43% di chi voterebbe oggi il Movimento 5 Stelle – prosegue Pietro Vento - attribuisce la propria scelta all'esigenza di contribuire ad un radicale cambiamento della classe politica; il 28% perché non si sente più rappresentato da alcun altro partito, il 19% per dire “basta” alla politica economica dell'Unione Europea e del Governo Monti”.  Cinque Stelle ha il suo bacino più forte nell'elettorato sotto i 50 anni, ottiene consensi superiori alla media tra i laureati e soprattutto tra i navigatori abituali della Rete (21%): uno su cinque, se ci recasse alle urne per il rinnovo del Parlamento, sceglierebbe Grillo. Gli elettori grillini, critici verso il sistema, rivelano un grado di attenzione verso la politica nettamente superiore al dato medio nazionale. % sottratta proprio al partito fondato da Umberto Bossi.

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