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Rissa con Amicone: "I soldi li do in beneficenza, non come Comunione e Fatturazione"

L'inviato di Libero Gianluigi Nuzzi, autore di

A L'Infedele di Lerner si parla del libro sul Vaticano "Sua Santità". Il ciellino Amicone attacca: "Solo marketing". E l'inviato di Libero lo punge

Giulio Bucchi
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E' proprio il caso di dirlo, per il mondo cattolico Gianluigi Nuzzi è L'Infedele. Ospite del programma del lunedì di Gad Lerner su La7, l'inviato di Libero è protagonista di un durissimo faccia a faccia con Luigi Amicone, direttore del settimanale Tempi e ciellino di ferro. Si parla di Sua santità, l'ultimo libro di Nuzzi sui misteri e i lati oscuri del Vaticano. Le lettere segretessime indirizzate a Papa Benedetto XVI, ora pubblicate nero su bianco, non vanno giù ad Amicone che paragona Nuzzi a Julian Assange, l'uomo nero di Wikileaks. "Così si mette a rischio un'istituzione - è l'accusa del direttore di Tempi -. C'è solo un buon motivo per fare libri come il tuo, ed è commerciale". Nuzzi non ci sta e contrattacca: "Forse non lo sai ma come per Vaticano Spa (il precedente besteseller del giornalista, ndr) il 50% delle vendite andrà in beneficenza. Io non faccio come Comunione e Fatturazione...", stilettata alle vicende di Comunione e Liberazione e del governatore della Lombardia Roberto Formigoni, caro ad Amicone. Lerner dà spazio anche ad un'intervista all'ex direttore de L'Avvenire Dino Boffo, tirato in ballo dalle lettere del Vaticano per il caso della misteriosa velina ripresa da Vittorio Feltri sul Giornale che ne provocò la defenestrazione. Evidentemente turbato, Boffo ha riferito di un sms di fuoco a Nuzzi una volta saputo della pubblicazione delle sue lettere: "Per soldi uccideresti anche tua madre". "So bene di aver aperto una ferita con il sale - ha risposto in studio l'inviato di Libero - e provo dolore io per primo. Ma se non avessi pubblicato quei documenti mi avrebbero accusato di tenerli in serbo a fini ricattatori".

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