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Monti alla Camera: presto misure per la crescita

Lucia Esposito
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  "Adesso provvederemo con un altro tipo concentrato di misure per la crescita, nei prossimi giorni". Mario Monti interviene in aula alla Camera per una informativa in vista del consiglio europeo e annuncia che a breve ci sarà un pacchetto di misure per avviare sviluppo e crescita. Un pacchetto che segue interventi già messi in campo nel cosiddetto Salva Italia, tiene a precisare il premier, che intende anche smentire che necessariamente il rigore sia "foriero di recessione".   Crescita e sviluppo  "L'ansia di crescita ci può portare a dividere il tempo in fasi logiche: potremmo chiudere la fase uno e aprire la fase due. Non è così, perché la disciplina di bilancio dovrà essere la nostra compagna di viaggio sempre ed essa non necessariamente è foriera di recessione se accompagnata da altre politiche". Monti sottolinea che il governo, "udite, udite" "alle azioni della crescita si è messo al lavoro già all'inizio della propria attività". Prova ne è, spiega il premier, una serie di misure contenute anche nel dl Salva Italia. "Adesso provvederemo con un altro tipo concentrato di misure per la crescita, nei prossimi giorni" annuncia il presidente del Consiglio, che poi propone di non chiamare il pacchetto in fieri "dl sviluppo o dl crescita, ma "operazione crescità". "Sarà un tassello importante e inviterei a tenere presente che non è la prima cosa fatta, ma purtroppo bisogna avere tempo perchè gli input diventino output. Ma faccio notare - precisa - che per la prima volta nella struttura di governo c'è il ministro per Sviluppo e le infrastrutture con grandi capacità di muovere energie verso la crescita".  La difesa dal contagio Se in Italia "ci sarà la crescita i mercati giudicheranno più credibile il nostro debito, lo spread scenderà e questo metterà più al riparo dal contagio". Così il premier Mario Monti in aula alla Camera risponde ai mercati e agli osservatori internazionali e sprona i partner europei a mettere in campo misure per la crescita nel prossimo vertice di Bruxelles. "Se si recepisce una prospettiva di sviluppo in Europa allora lo spread italiano calerà. Oggi è ancora così alto perché il debito pubblico italiano è molto alto certo, l'Italia è apprezzata per le nuove decisioni ma si porterà quel debito per lungo tempo. Ma quello che preoccupa i mercati e le agenzie di rating è la scarsa crescita". Se ci sarà la crescita, insiste, "il nostro debito sarà più credibile, lo spread scenderà e questo metterà più al riparo dal contagio".   Monti ha anche fatto notare che al Consiglio europeo "si lavora per consenso e all'unanimità: è più facile bloccare cose che introdurle". Quindi "sarebbe stato più facile bloccare il six pact un anno fa di quanto non sia oggi facile inserire una regola che faciliti gli investimenti pubblici".  Gli aiuti Ue "Abbiamo preferito che il Paese cercasse di fare da sè, non perchè sia disdicevole essere assistiti ma perchè abbiamo visto, ora la Spagna ce l'ha per le banche, che l'assistenza generalizzata vuole dire la cosidetta troika, termine russo che in salsa europea vuole dire vedersi seduti, quasi come governatori collettivi, l'Ffmi, la Bce e la Commissione europea". In altre parole, torna a rivendicare Mario Monti, "sono sicuro che il Parlamento condivida il sentimento del governo di auspicare sì una parziale cessione di sovranità in un percorso condiviso di costruzione europea, mentre altro è dover cedere in modo asimmetrico parte della propria sovranità".   "Gli sforzi che il popolo italiano fa sono duri da accettare - riconosce - ma sarebbero stati più duri e maggiore l'alienazione e la ripulsa se si fossero dovuti accettare come in Grecia".    La reazione di ABC: "A sette mesi dall'insediamento del suo governo, l'abbiamo sostenuta con lealtà ma le dico, senza usare immagini troppo raffionate, le dico che la macchina l'ha guidata lei. Abbiamo accettato i provvedimenti del governo presentati in Parlamento e il Parlamento, e credo di non fare torto a qualcuno, li ha migliorati, non peggiorati. In questo contesto, noi continueremo a fare il nostro compito, a cominciare da oggio e approveremo i provvedimenti pendenti in Parlamento che lei presenterà". Lo ha detto il segretario Pdl, Angelino Alfano, intervendo in Aula alla Camera dopo l'informativa del presidente del Consiglio. “Lei, presidente Monti, ha il   sostegno delle principali forze parlamentari del Paese che,   all'unisono, le diranno che lei ha un mandato pieno” e “noi saremo   idealmente al suo fianco”, quando andrà al Consiglio europeo del 28   giugno a Bruxelles, “perchè può svolgere un ruolo importante. Usi   questo consenso e dica ad Angela Merkel che se la Germania continua in  quella direzione, il Parlamento italiano potrebbe avere reazioni   negative a quella politica”. Lo ha detto il segretario Pdl, Angelino   Alfano, nel suo intervento nell'Aula della Camera dopo l'informativa   del premier mario Monti.. Sostegno anche da Pierluigi Bersani che ha precisato "Noi garantiamo la sua azione con sostegno pieno, e vorrei dire a qualche facile commentatore che qui non ci sono palle al piede ma persone che si stanno caricando di una mediazione difficile nel paese. Vengano con me i commentaori facili e vedranno quant'è difficile". Così Pierluigi Bersani assicura nuovamente il sostegno del suo partito all'esecutivo ma spiega anche che le difficoltà ci sono e sono dovute all'opera di mediazione con l'elettorato rispetto a politiche di forte rigore. "Agli smemorati ricordo che in sei   mesi il governo Monti ha fatto il decreto Salva Italia, riformato le   pensioni, fatto le liberalizzazioni e ora si avvia a riformare il   lavoro mentre la spending review è in dirittura d'arrivo". Lo ha   sottolineato il leader Udc Pier Ferdinando Casini, parlando in aula   dopo l'informativa del presidente del Consiglio Mario Monti. Senza il   governo Monti, ha detto riferendosi all'Italia, "probabilmente al   posto della Spagna ci sarebbe un altro Paese".  

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