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Il Cern esulta: "La particella di Dio esiste davvero"

A Ginevra l'annuncio ufficiale: "Abbiamo trovato il Bosone di Higgs". L'esperto: "E' una svolta, ora potremo capire davvero l'origine dell'Universo". E c'è una gaffe...

Giulio Bucchi
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Il bosone di Higgs, la particella determinante per spiegare le moderne teorie sull'Universo, esiste. A confermarlo oggi a Ginerva, nel corso di una conferenza stampa mondiale, i ricercatori che lavorano al Large Hadron Collider. In particolare ad avere rilevato l'esistenza di questa particella tanto elusiva, sono stati i ricercatori che lavorano a due dei tre esperimenti che sono installati lungo i 27 chilometri di circonferenza del grande acceleratore di particelle di Ginevra, e cioè Atlas e Cms. "E' davvero difficile non essere eccitati davanti a questi risultati", ha detto il direttore scientifico del Cern, Sergio Bertolucci, dopo la conferma dell'esistenza della cosiddetta 'particella di Dio'. "Lo scorso anno - ha riferito Bertolucci - avevamo annunciato che nel 2012 avremmo scoperto una nuova particella del tipo di quella che era stata ipotizzata e cioè il Bosone di Higgs, oppure avremmo escluso l'esistenza del Modello Standard. Con tutta la cautela necessaria al caso - ha aggiunto - a me sembra che siamo arrivati a un punto di svolta: l'osservazione di questa nuova particella indica la strada per il futuro attraverso una sempre più dettagliata comprensione di ciò che abbiamo visto nei dati rilevati dagli esperimenti". E che gli scenziati del Cern non stessero nella pelle lo conferma anche la piccola gaffe che martedì ha portato il sito dell'istituto di Ginevra a pubblicare in anticipo il video dell'annuncio della scoperta. Il filmato è stato rimosso poche ore dopo, ma il tabloid britannico Daily Telegraph aveva già pizzicato l'incauta mossa. 

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