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Il governo taglia: via le province

Giulio Bucchi
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Via 64 province su 107, largo a 10 città metropolitane. Dopo mesi, anni di indecisione arriva il taglio. Lo ha stabilito il Consiglio dei ministri in mattinata, fissando i criteri per la sforbiciata: "I nuovi enti dovranno avere almeno 350mila abitanti ed estendersi su una superficie territoriale non inferiore ai 2.500 chilometri quadrati - si legge nel comunicato del Cdm -. Nei prossimi giorni il governo trasmetterà la deliberazione al Consiglio delle autonomie locali (Cal), istituito in ogni Regione e composto dai rappresentanti degli enti territoriali (in mancanza, la deliberazione verrà trasmessa all'organo regionale di raccordo tra Regione ed enti locali)". Saranno dieci le città metropolitane che prendono il posto delle Province soppresse, tra cui Roma, Milano, Napoli, Venezia, Firenze: la soppressione di quelle province sarà contestuale alla creazione dei nuovi enti, entro il 1° gennaio 2014. I nuovi enti, chiarisce il testo del Cdm, eserciteranno competenze in materia ambientale, trasporto e viabilità, mentre gli altri compiti esercitati dalle province passeranno ai Comuni, come stabilito dal precedente decreto ‘Salva Italia'.  Chi si salva - Sono soltanto 43, dunque, le province destinate a sopravvivere: 26 in Regioni a statuto ordinario e 7 in Regioni a statuto speciale, oltre alle 10 province delle aree metropolitane, che verranno soppresse con la nascita delle città metropolitane entro  il 1° gennaio 2014. Incrociando i parametri fissati dal governo con i dati Istat, ecco disegnata la mappa delle nuove Province. 

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