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Ecco l'esercitazione delle banche:si preparano all'addio all'euro

Andrea Tempestini
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  "Due settimane fa una grande banca internazionale (sede legale a Londra) ha riunito a Milano i suoi dipendenti e dirigenti e ha fatto quella che nelle scuole italiane viene chiamata l' “esercitazione-terremoto”. In questo caso la scossa che veniva prevista non era quella che ha devastato l'Emilia, ma quella che sta mandando al tappeto i mercati in Europa. Il tema posto è stato: simuliamo il primo week end di uscita dell'Italia dall'euro. Non filosofia, ma chiusura immediata degli sportelli e congelamento di tutti i conti correnti dal venerdì al lunedì mattina. Conversione immediata di attività e passività secondo i criteri di un decreto legge del governo, e calcolo di tutti i rapporti che invece debbono restare in euro", racconta Franco Bechis su Libero in edicola oggi. Un'esercitazione insomma, una spia su una possibile verità: l'euro potrebbe morire. A quel punto ci sarebbero due strade: la doppia moneta unica (di serie A e di serie B), oppure un ritorno alla lira e alle altre valute nazionali. Che cosa succederebbe ai risparmi degli italiani? Non lo sanno nemmeno gli esperti, in verità. Di certezza ce n'è una soltanto: il bene rifugio, al momento, è il franco svizzero: molti gestori di fondi stanno cambiando il proprio portafoglio inserendo almeno il 20% di titoli e obbligazioni denominati in quella valuta. Incerto, infine, il futuro dei titoli di Stato. Leggi l'approfondimento di Franco Bechis su Libero in edicola oggi, giovedì 26 luglio    

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