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Ecco perché alla Merkelconviene un euro in crisi

Giulio Bucchi
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La crisi dell'euro fa bene alla Germania, poichè a guadagnarci sono sia lo Stato sia i cittadini. A dirlo non è un anti-tedesco, ma uno dei più importanti organi di stampa teutonici la Bild. Che con la sua solita enfasi titola: "La Germania guadagna anche con la crisi dell'euro!". Ecco perché. Anche se Berlino deve garantire per un volume di 340 miliardi di euro il debito dei Paesi in difficoltà, "noi non paghiamo soltanto, poichè con i bassi tassi di interesse ad avvantaggiarsi massicciamente sono i consumatori e lo Stato". Il giornale spiega che il primo a guadagnarci è il ministero delle Finanze, poiché "mentre per i Bund decennali Schaeuble (il ministro delle Finanze, ndr) paga solo l'1,25% di interesse, l'Italia sullo stesso periodo sborsa il 5,96%".  Vantaggi per tutti (i tedeschi) - Secondo Folker Hellmeyer, analista capo della Bremer Landesbank, per rifinanziarsi negli ultimi 30 mesi la Germania ha risparmiato 60 miliardi di euro, mentre con l'aggiunta delle maggiori entrate fiscali e delle ridotte spese sociali il guadagno oscillerebbe tra 70 e 100 miliardi di euro. A trarre vantaggio dalla situazione sono però anche i cittadini, poichè gli interessi per un mutuo sulla casa, che nel 2008 erano del 5,24%, attualmente si sono dimezzati al 2,62 per cento. Chi dunque quattro anni fa aveva chiesto un mutuo di 100mila euro, con gli stessi interessi da pagare potrebbe oggi averne uno da 155mila euro. Anche chi chiede un altro tipo di prestito paga oggi il 6,56%, invece dell'8,29% del 2008. Il basso tasso di cambio dell'euro favorisce poi anche le esportazioni tedesche nell'area del dollaro, poichè mentre nel 2010 un dollaro valeva 1,44 euro, adesso per un biglietto verde ci vogliono solo 1,23 euro.  

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