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L'intercettazione inguaia Clini.L'Ilva diceva: "E' un uomo nostro"

Corrado Clini

Diffusa una telefonata del 2010 di Archinà, licenziato ieri dal Gruppo Riva. Il ministro smentisce, il suo nome nelle carte non c'è

Giulio Bucchi
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Intercettazioni telefoniche depositate in Procura e quelle non depositate - ma che girano ormai da giorni sui tavoli di giornali e tv - nomi eccellenti evocati ma mai pronunciati, presunte o millantate opere di «persuasione» a suon di euro verso quotidiani locali... Su questo vischioso e invischiante panorama si allunga l'ombra della paralisi di un polo industriale, come quello dell'Ilva di Taranto, che sostiene di fatto l'economia di un intero territorio - e non solo - mentre la pioggia di milioni in arrivo, stanziati dal governo per la bonifica degli impianti, rischia di stimolare appetiti ben al di fuori delle mura dello stabilimento. È già avvenuto e potrebbe avvenire ancora. La vicenda, dunque, si complica ulteriormente. E mentre in un'intercettazione Girolamo Archinà del Gruppo Riva, proprietario dello stabilimento tarantino, assicura "Corrado Clini è uomo nostro", il Ministero prova a smentire: "Clini non ha mai avuto rapporti con la dirigenza Ilva". Premesso che negli atti depositati il nome del ministro Clini non c'è, dove sta la verità?   Leggi l'articolo integrale di Caterina Maniaci su Libero in edicola oggi, domenica 5 agosto

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