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Le verità su Silvio: "E' depressissimo, quindi si ricandida. Lui e il sesso? Barzellette"

Vittorio a Il Fatto quotidiano: "Il Cav ha crisi molto forti, durano 30 secondi. Poi reagisce, non sa nemmeno lui come. GrandeItalia? Cambiare il nome è patetico, non servirà a vincere"

Giulio Bucchi
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Silvio Berlusconi? "E' depresso, dunque si ricandiderà". Vittorio Feltri va dritto al sodo, senza fronzoli né cautele, come suo solito. Intervistato da Malcom Pagani sul Fatto Quotidiano, l'editorialista del Giornale e fondatore di Libero parla di tutto ma soprattutto del Cavaliere, colto nel suo lato più umano. "E' depressissimo. Ha delle crisi molto forti che durano in media dai 25 ai 30 secondo. Poi reagisce, non sa bene, come neanche lui, ma reagisce". E per questo, per reagire ai momenti di sconforto, tornerà in prima linea: "Io a un padre nobile di Alfano - ammette sornione Feltri - non ho mai creduto. Berlusconi sarà il candidato premier". E può vincere? "Lui ci crede, ma tecnicamente è impossibile. In passato ha promesso rivoluzione regolarmente abortite e ora stato d'animo degli italiani e fiducia nei partiti sono ai minimi storici...". "GrandeItalia? Non basta" - E il nuovo Pdl? Si chiamerà GrandeItalia: "Cambiare nome ai partiti è un espediente patetico - va giù duro Vittorio -, lo fece anche il Pci. Quando non sanno cosa fare, danno una riverniciata all'insegna". Ma Berlusconi è un "uomo marketing e vive per il colpo di teatro". E pure scendere in piazza non servirà: "La Santanchè vuol portare in strada un milione di persone? A che servirà? Cosa facciamo lì? Slogan, comizi, traffico impazzito... Sempre odiato le manifestazioni...". Insomma, sarà dura ma forse l'obiettivo vero del Cav è quello di "ridurre la forbice per contare, e molto, in una prospettiva proporzionale, di grande ammucchiata". "Silvio e il sesso? Una barzelletta" - Feltri sembra divertirsi a smitizzare l'immagine vincente di Berlusconi: "Dubito della sua arte amatoria. Io a 69 anni e senza i suoi problemi fisici non ce la farei. C'è molta letteratura, atmosfera da bar anni 50. Lo stagno è quello della barzelletta". E a proposito, quelle di Berlusconi facevano ridere Feltri? "Era dura. Lui raccontava, in effetti ridevano tutti..."

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