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Socci: da Repubblica e Fatto quante menzogne contro Cl

Da Scola a Formigoni, su Comunione e Liberazione si possono scrivere falsità a getto continuo, dal 1968 a oggi

Giulio Bucchi
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di Antonio Socci C'è una cosa che mi stupisce da quarant'anni: l'odio contro Comunione e liberazione. Cominciò alla sua nascita, nei primi anni Settanta, anche come violenza fisica contro militanti e sedi del movimento da parte degli estremisti politici di quegli anni.  Ma soprattutto con attacchi di stampa: memorabile l'accusa di finanziamenti della Cia, dimostratasi del tutto falsa, ma che il movimento pagò subendo una durissima intolleranza. A quel tempo Cl pativa pure una forte ostilità dei più potenti ambienti clericali che solo l'arrivo di Giovanni Paolo II e Joseph Ratzinger costrinse a riconoscere la positiva e libera presenza dei movimenti nella Chiesa. Oggi non c'è più la violenza fisica. Ma l'ostilità immotivata e furiosa rimane. È una macchina del fango vera e antica di cui nessuno ha mai chiesto scusa. E che  continua. Per esempio, giovedì il titolo di un articolo del Fatto quotidiano tira in ballo Cl con «un'accusa tanto assurda quanto infamante», protestava ieri il portavoce di Cl, Savorana, che prospettava azioni legali. Sotto la protesta di Savorana c'era la minuscola risposta del giornale dove si ammette che «effettivamente il titolo non rispecchia il contenuto dell'articolo».  Ovvero: Cl non c'entra. www.antoniosocci.com Leggi l'articolo integrale di Antonio Socci su Libero in edicola oggi, sabato 8 settembre

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