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Napolitano, domanda di grazia per Sallusti

Il ministro della Giustizia Severino ha ricevuto dal Colle la richiesta presentata da La Russa in favore del direttore. Una vittoria di "Libero" e di chi si è battuto raccogliendo firme

Andrea Tempestini
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Il ministro della Giustizia Paola Severino ha comunicato di aver ricevuto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano la domanda di grazia presentata in favore di Alessandro Sallusti dall'avvocato Ignazio La Russa. Il ministro Guardasigilli - si legge in una nota del dicastero - ha immediatamente disposto la necessaria attività istruttoria, nell'ambito della quale dovranno essere acquisiti i pareri della Procura generale di Milano e del magistrato di Sorveglianza. Non appena ultimata l'istruttoria, il ministro Severino invierà al Presidente della Repubblica il fascicolo per le determinazioni di sua esclusiva competenza ai sensi dell'articolo 87 della Costituzione per l'esercizio del potere di clemenza, così come precisato dalla sentenza numero 200 del 2006 della Corte Costituzionale. Sallusti, su Twitter, ha specificato: "Io non ho chiesto nulla, se il Presidente Napolitano valuta la grazia è un segnale importante per tutti. Vince "Libero" - Che Napolitano stessa valutando la domanda di grazia presentata di La Russa era emerso già nelle ultime ore. La Russa è avvocato di Sallusti nella causa per evasione dagli arresti domiciliari, e nella domanda ha spinto sulle ragioni "per cui sarebbe opportuno concedere la grazia a Sallusti). La domanda di grazia è una vittoria per il direttore, ma anche per Libero e la nostra raccolta firme in tal senso, a cui si sono aggiunte le 329 firme dei parlamentari consegnate mercoledì mattina al Quirinale da Luca D'Alessandro, deputato del Pdl. 

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