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Cari italiani, sui migranti la colpa è nostra

Giulio Bucchi
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È spaventoso, diciamo la verità, svegliarsi la mattina e venire informati che un barchino si è rovesciato davanti a Lampedusa e sono morte donne e bambini. È angoscioso rendersi conto che, quella degli sbarchi e dei naufragi, è una storia infinita. Non mi unisco a quanti presumono di sapere come risolvere questo annoso problema. So soltanto che la parte povera del mondo cercherà sempre di raggiungere quella più ricca e che, comunque, dinanzi alle guerre o alla fame, si sale su qualunque imbarcazione e si va per mare. Il problema vero è che l'Europa siede ai tavoli riguardanti il problema, ma non fa nulla. Cari italiani, la colpa è nostra: siamo circondati per tre quarti dal mare.  di Maurizio Costanzo

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