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Coi soldi della Lega Bossisi pagava pure le canottiere

Matteo Legnani
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  Dei lingotti d'oro, dei diamanti, delle lauree comprate in Albania dal trota e del leasing per la Bmw X5 di Riccardo Bossi si era già parlato. Ma gli inquirenti stanno continuando a spulciare i conti dell'ex tesoriere della Lega Francesco Belsito. E dai libri spuntano anche spese per le mitiche canottiere che il Senatur ha più volte esibito in pubblico. Oltre a pigiami, calzini, mutande, scarpe, vestiti. Che Umberto Bossi si faceva comprare a spese del partito, attingendo ai fondi elettorali ricevuti dal Carroccio. Circostanza che, quando i periti contabili nominati dalla Procura depositeranno il loro lavoro di analisi sui flussi di cassa sequestrati nei mesi scorsi dalla Guardia di Finanza, potrebbe far scattare per l'ex leader della Lega una nuova ipotesi di reato: quella di concorso in appropriazione indebita, accusa di cui già devono rispondere due dei suoi figli, Renzo detto "il Trota" e Riccardo, detto "Il pilota". Il materiale al quale stanno attingendo gli inquirenti è voluminoso: si calcola infatti che tra il 2009 e il 2011 dalla contabilità della Lega siano usciti 3 milioni e 800 mila euro,per i quali però ci sarebbero giustificativi solo per un milione e 267 mila euro. Qualche spesuccia però, gli esperti delle Fiamme Gialle sono riusciti a ricostruirla. Ecco dunque 7.400 euro in omaggi floreali, 2.200 euro per gioielli e persino 612 euro e 70 centesimi versati nel 2008 dall'ex segretaria di Bossi, Maura Locatelli, per pagare un abbonamento Sky a Gemonio, dove vive il Senatur.  

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