Il genitori di Noemi
"E' cresciuta nel Vangelo"
«Tutti voi state mangiando sulla nostra vita. Noemi è una bambina, è stata cresciuta nella luce del Vangelo, ora basta», dice la mamma. «Voglio precisare che l'amicizia di Silvio riguardava me. Tutto si poggia su quello», dice il papà, Benedetto Letizia, detto Elio. La famiglia Letizia, da quel giorno del compleanno della piccola Noemi, non ha pace. Certo, c'era da aspettarselo, che invitando il Cav a una festa di diciottenni si sarebbe scatenato il putiferio. Rinfocolato, tra l'altro, dalle parole al vento della diociottenne festeggiata: "Silvio lo chiamo papi, vado a trovarlo a Roma e a Milano perché lui è impegnato, non può venire sempre qui...". La bocca della verità, santa ingenuità. O il tentativo di marciarci su che si è trasformato in un boomerang per la famiglia napoletana? In un'intervista a la Repubblica, Elio Letizia difende la sua amicizia con il premier. Su come è nato il rapporto con Berlusconi, però, nessun dettaglio: il signor Letizia non vuole «entrare in profondità». Quindi resta il mistero. «Mi dovevo vantare - si chiede - ne dovevo approfittare? Non sono il tipo». Il papà di Noemi ammette che la figlia «non è andata a scuola anche per questo clamore», e a Veronica Lario, che accusa il marito di «frequentare le minorenni», risponde solo: ho consigliato a mia figlia «di andare a testa alta, non ha niente da nascondere». Per il momento, quindi, nessuna replica diretta alla moglie del premier: «Ora? No, ho fiducia nel tempo galantuomo, quello che fa maturare le cose e fa schiudere i mandorli». Tanto che nel fine settimana la famiglia Letizia si è concessa una vacanza a Positano e Vico Equense: «Abbiamo fatto anche un bel bagno», aggiunge Elio Letizia.