Ddl sicurezza, vince Fini
Salta norma sui presidi spia
«Per iscriversi alla scuola dell'obbligo non sarà necessario presentare il permesso di soggiorno. Pertanto i presidi non potranno sapere se la famiglia dello studente è clandestina e non potranno fare la spia...». Il ministro della Difesa Ignazio La Russa spiega così al termine di una riunione fiume di maggioranza come cambierà il ddl Sicurezza ora all'esame dell'Aula della Camera. D'accordo anche Maroni: la maggioranza ha chiarito ogni dubbio, dice. E c'è totale accordo. Norma anti racket- Modifica all'italiana per le norme anti racket: il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha confermato la reintroduzione nel ddl sicurezza della norma che esclude da appalti pubblici gli imprenditori, se non denunciano le estorsioni nei loro confronti. Nello stesso tempo però è stata approvata anche una modifica rispetto al testo approvato in Senato: per l'imprenditore che non avrà denunciato le estosrioni "per stato di necessità" è prevista la possibilità di evitare sanzioni. Fiducia, si decide in Cdm - All'interno della maggioranza il dibattito si sposta così sull'eventualità di richiedere un voto di fiducia o meno. È programmato per domani il Consiglio dei ministri per sondare l'ipotesi di muoversi in questa direzione e, comunque, l'ultima parola spetterà al presidente Silvio Berlusconi. I ministri dell'Interno, Roberto Maroni, della Difesa, Ignazio La Russa, e della Giustizia, Angelino Alfano, hanno lavorato, insieme ai capigruppo di Lega e Pdl, sulle modifiche al testo. Ma per la decisione finale, quella se mettere o meno la fiducia, si è deciso di attendere il pronunciamento del Cavaliere. Nel caso in cui il premier decidesse per il via libera al voto di fiducia, secondo quanto si è appreso, non è detto che si farà un unico maxi emendamento, ma si potrebbe suddividere il ddl in più parti con votazioni separate.