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I furbetti della ramazza:spazzini, 23mila ore di pausa caffè

Ottantatré contestazioni disciplinari per i dipendenti che sforavano l'orario di lavoro al bar e incassavano gli straordinari

Lucia Esposito
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  Un caffé tra una ramazzata e l'altra. Per svegliarsi, per riprendersi dalla fatica ma anche per "pwerdere tempo" e accumulare ore di straordinario. E così una tazzina dopo l'altra,  un'ottantina di spazzini hanno accumulato 23 mila ore di pausa caffe. E' il risultato di un'indagini interna avviata dalla società "Multersivizi spa"  (incaricata della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti) sui casi di assenteismo e sfociata in un'inchiesta della Procura di Torre Annunziata che vede coinvolti diciannove lavoratori.  Un totale di ore di sosta non consentita pari a 23.532, di cui 22.174 a Castellammare di Stabila  1.358  fuori dal Comune. Dall'indagine interna avviata dalla società è emerso che molti si fermavano in modo sistematico allo scopo di sforare l'orario di lavoro e mettere in conto all'azienda degli straordinari. Nell'attesa che la Procura prosegua le sue indagini a direzione aziendale a partire dal 31 ottobre ha iniziato a notificare 83 contestazioni disciplinari, secondo quanto previsto dal nei confronti di tutti coloro che hanno commesso illeciti verso l'Azienda, comprendendo anche coloro che addetti al controllo, negligentemente non hanno denunciato la situazione sopra descritta. La reazione del sindaco “Ho fortemente voluto e altrettanto fortemente sostengo l'iniziativa disciplinare adottata dai manager della società Multiservizi nei confronti dei dipendenti infedeli”, ha commentato il sindaco Luigi Bobbio,. "Per questa storiaccia, per la quale attendiamo sempre la valutazioni della Procura di Torre Annunziata, per quanto riguarda l'amministrazione della società e la mia, le conseguenze in termini sanzionatori saranno gravissime, non potendosi lasciare impunite, almeno sul piano disciplinare, le conseguenze di un autentico sistema criminale che ha causato, per un periodo che va dal 1° dicembre 2011 al 1° ottobre 2012, all'azienda e quindi alla città un danno economico complessivo pari a non meno di un milione di euro. Purtroppo, su di noi sono ricadute le devastanti conseguenze in termini di gestione, ma l'opera di risanamento è ormai sostanzialmente compiuta e già da questo mese siamo in grado di donare alla città un sistema di gestione della società e di raccolta differenziata dei rifiuti finalmente all'altezza di un paese civile"    

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