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Marò, il popolo di Internet si mobilita: "Non tornino in India"

Su Facebook e Twitter appelli per far restare i due fucilieri in Italia e infrangere gli accordi presi con l'India

Nicoletta Orlandi Posti
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"L'Italia non rispetti gli impegni  presi". E' questa la provocazione che prende piede sul web alla  notizia della 'licenza' natalizia concessa ai marò italiani. Dopo che l'Alta Corte del Kerala ha concesso ai militari di trascorrere due settimane di licenza in Italia per le festività natalizie, sul web sono in molti a esprimere soddisfazione per la notizia. Ma per tanti utenti dei social network due settimane non sono sufficienti. Su Facebook e Twitter crescono infatti gli inviti al nostro Governo a nonpermettere che, trascorse le due settimane, i marò ritornino in India  per sottoporsi al processo. "Ho capito la diplomazia, però l'India ci ha preso in giro per 10 mesi. Ora prendiamola in giro noi. I Marò stiano in Italia", scrive un utente di Twitter. Ma non è il solo: "Se fossimo un paese con gli attributi adesso i marò non li riconsegneremmo più alle autorità indiane, poche storie. Ma invece...". Ancora: "Col cavolo che i Marò li farei tornare in India a sto punto. Veniteveli a riprendere", oppure "I due Marò non li vogliamo a casa per Natale, i due Marò devono restare nella loro casa per tutta la vita". C'è anche chi ironizza sui soldi che l'Italia ha versato all'India a titolo di garanzia. "Pagata cauzione di 800mila euro per i due marò in India. Passeranno a casa le vacanze di Natale: le più care di sempre", scrive un utente della rete. Oppure: "l'Italia paga 800mila euro e l'India manda i Marò a casa per due settimane. Calcolare quanto costa la liberazione definitiva", suggerisce un altro. Infine c'è chi va oltre l'aspetto economico: "I nostri marò non dovranno tornare in India finita la licenza. Che indiani si tengano pure i soldi!!!".

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