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Il tesoro immobiliare di Noemi

Sedici vani ma nulla di lusso

Silvia Tironi
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Hai qualche soldino da investire? Vai sul sicuro: investinel mattone. Un bene duraturo. Ed è quello che ha fatto il signor Letizia,padre di Noemi, la neo-diciottenne più famosa d'Italia. Quella che chiama ‘papi'il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, tanto per intenderci. Secondo un'inchiestacondotta da ‘Il Sole24 Ore' (a firma di Marigia Mangano e Mauro Meazza), la neo-maggiorenne“può già guardare al futuro con una certa tranquillità: possiede infattiun'abitazione a Portici, in via Libertà, già dal giugno del 2003, mentre neiconfini di Napoli risultano un'altra abitazione in via dell'Ortigara, in suopossesso dal dicembre 2005, un'altra ancora in via Capodichino, trasferitaledal 1995 e un negozio in Corso Secondigliano con annesso vano, nella suadisponibilità dal maggio 2002. Nessuna delle proprietà risulta di particolare pregio né di lusso; ma certol'abitudine dei genitori, Benedetto (detto Elio) Letizia e Anna Palumbo, diintestare le proprietà alla figlia riservandosi però il diritto di abitazioneha finito per radunare nelle mani di Noemi un buon numero di vani. Sedici, perl'esattezza. I cinque di Portici (abitazione A2, di tipo civile) con diritto diabitazione riservato ai genitori; altri cinque in via Cupa Capodichino(abitazione A3, di tipo «economico») donati nel 1995 dal padre a Noemi e alfratello (poi scomparso in un incidente) e ugualmente gravati dall'obbligo digarantire al donante e alla madre la facoltà di abitarvi; altri quattro vani(ancora categoria A3) in via dell'Ortigara, acquistati nel febbraio 2006,sempre garantendo proprietà a Noemi e dimora ai suoi genitori; e infine i duevani del negozio e del vano di tipo «ultrapopolare» (un «basso»,verosimilmente) appartenuti ai nonni fino al 2002, in corsoSecondigliano. Gli archivi segnalano anche una proprietà (A3, di tipoeconomico) per Benedetto Letizia in quel di Scalea, in provincia di Cosenza,sulla costa tirrenica della Calabria. Proprio su questo immobile è statacancellata nel 2005 una ipoteca a favore della società di riscossione GestLine percirca 41 mila euro. La proprietà di questo immobile viene ancora attribuita dalCatasto anche al fratello Juri: anche per questa casa si può quindi immaginarelo stesso atteggiamento prudente di suddividere diritto di proprietà e dirittodi abitazione. Un accorgimento utilizzato spesso da chi ha attività in proprioe vuole preservare le proprietà da eventuali rovesci”. “Nella prima categoria compare l'impresa individuale Anna Palumbo, una edicolaancora in vita, benché pochi mesi fa affittata a terzi: l'atto notarile,redatto lo scorso 13 marzo, prevede l'affitto dell'attività fino al 12 marzodel prossimo anno, con un canone fissato in 400 euro al mese. Ma la madre di Noemi, in veste di socio accomandatario, figura in altre duesocietà avviate agli inizi degli anni novanta, e poi cessate. Si tratta dellaJuri Sas e della Letizia Sas di Anna Palumbo. La prima è un negozio dialimentari cancellato dal registro delle imprese il 3 dicembre del 1999. L'attività è duratadieci anni e ha visto Anna Palumbo in veste di accomandatario e il maritoBenedetto come accomandante. La Letizia Sas, operante nella vendita di articoli diabbigliamento e maglieria, è stata invece liquidata nel 2006, dopo essere stataiscritta dieci anni prima. Anche in questo caso i coniugi Letizia ricoprono lestesse posizioni: Anna Palumbo accomandatario, Benedetto Letizia accomandanteinsieme a Maria Ruotolo, classe 67, residente sempre a Napoli. Bisogna spostarsi nella Euro Parfum di Letizia Dario & C Sas per vedere unacomposizione dei soci-amministratori un po' diversa. La Euro Parfum è unatabaccheria profumeria, sempre con sede a Napoli. In questo caso BenedettoLetizia compare insieme al parente Dario Letizia che ha la responsabilità disocio accomandatario, e Monica Letizia, accomandante”.

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