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Disoccupazione da record ma la Fornero parla ancora. Di McDonald's

Elsa Fornero

Ignazio Stagno
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Polemica dentro il cheeseburger. Elsa Fornero torna a parlare di lavoro. Lei ministro del governo Monti, difende le scelte di McDonald's. Il grande colosso dei fast food ha lanciato uno spot che pubblicizza le opportunità occupazionali di McDonald's. Subito è scoppiata la polemica da parte della Cgil: "Gli investimenti, la prospettiva di nuove aperture, il numero di dipendenti attualmente in forza, l'importante incidenza di rapporti di lavoro a tempo indeterminato e le assunzioni previste rappresentano un dato indiscutibilmente rilevante - dice la Filcams Cgil - ma parziale. Il problema è come si lavora da McDonald's, e questo non è altrettanto pubblicizzato...La retorica, il sensazionalismo e le strumentalizzazioni, quando si discute di diritti fondamentali e di lavoro - conclude la Cgil - non solo sono fuori luogo ma non sono di alcuna utilità". A difesa del McDonald's si è schierata la Fornero: "Mi piacciono tutti gli imprenditori che cercano fattivamente di creare posti di lavoro. Tutti preferiscono un lavoro a tempo indeterminato ma le circostanze sono difficili ed è difficile che gli imprenditori, in una situazione di grande incertezza, assumano con questa forma. Anche un lavoro a tempo determinato è meglio dell'assenza di lavoro". Già assenza di lavoro. Oggi i dati della disoccupazione parlano chiaro. Il 37 per cento dei giovani non ha un lavoro. Il dato è davvero allarmante. Una situazione così grave l'italia non la viveva dal 1992. Con questi risultati la Fornero parla ed esulta per le occasioni di lavoro per i giovani che fornisce McDonald's. In teoria il ministro avrebbe dovuto rilanciare il mercato del lavoro e sanare la piaga della disoccupazione giovanile. Invece la Fornero chiude la sua esperienza di governo con il peggior dato degli ultimi vent'anni. Con queste cifre un ministro del lavoro dovrebbe avere quantomeno il buonsenso di restare in silenzio.

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