Napoli, chiedevano il pizzo per girare la serie tv Gomorra: tre arresti
Dalla fiction alla realtà: arrestati tre esponenti del clan Gallo-Pisielli per estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni della casa di produzione cinematofrafica Cattleya, nota per avere recentemente creato la serie tv Gomorra in onda su Sky Atlantic. La notizia ha dell'assurdo, visto che la serie ha proprio come protagonisti clan camorristici e i loro loschi traffici di droga e corruzione. La vicenda - I rappresentanti della società sarebbero stati costretti a versare una cifra ulteriore rispetto a quella pattuita per l'affitto di una abitazione a Torre Annunziata di proprietà di uno dei parenti del capo clan Francesco Gallo. Il reggente del clan, già detenuto, e i suoi genitori sono destinatari di una misura cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli per le richieste estorsive alla società Cattleya. L'indagine- Il 12 giugno scorso il settimanale Panorama aveva annunciato l'apertura di un'indagine su Gomorra - La serie con l'ipotesi di estorsione e favoreggiamento. A far scattare i sospetti sarebbero state delle presunte mazzette che la casa di produzione avrebbe pagato ai famigliari del boss per poter girare le scene di casa Savastano in una delle case dei parenti di Gallo. Il contratto d'affitto era di 30 mila euro complessivi in cinque rate da 6 mila euro. La risposta di Cattleya - La casa di produzione si era già esposta sulla vicenda sottolineando di essersi rivolta alla magistratura fin dall'inizio, tanto che il proprietario di uno degli ambienti affittato era stato tempestivamente arrestato prima dell'inizio delle riprese della serie. "(...) Ci siamo rivolti alla magistratura che ci ha autorizzato a effettuare le lavorazioni e che ha chiesto che il pagamento fosse effettuato su un conto dedicato." E aggiunge "Non c'è stato alcun tentativo estorsivo, che peraltro ovviamente non sarebbe stato subito"