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Il killer dell'Eur non ha scelto un giorno a caso: ossessionato dal 24 agosto

Gian Marco Crevatin
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Il killer dell'Eur, Federico Leonelli, non avrebbe scelto a caso la data del 24 agosto per uccidere la 38enne colf ucraina Oksana Martseniuk. Secondo quanto sottolineato dal Tg regionale Rai del Lazio, sulla base di informazioni fornite dal legale della famiglia Leonelli, l'uomo era ossessionato da quella data. 24 Agosto - Quel giorno, due anni fa, Leonelli aveva perso la compagna a causa di un ictus, evento che forse ha aggravato la patologia psichica già latente nell'uomo. Nel 2013, nel giorno dell'ipotetico primo anniversario della morte della partner, il giovane aveva subito una pericolosa crisi mentre era a Berlino ed era stato sottoposto a un ricovero coatto. La perdita della fidanzata gioca quindi un ruolo di primo piano nella psicologia che ha portato l'informatico romano ad accoltellare la donna. Due coltelli - Nel frattempo si tenta di ricostruire con maggior precisione la dinamica che ha portato alla decapitazione della donna. Il trentacinquenne Federico Leonelli, in possesso di 2 coltelli, uno grande e uno piccolo ha usato quello grande per tagliare la testa alla donna: la decapitazione è avvenuta dopo la sua morte, causata da una coltellata al petto che ha trafitto cuore e polmone. Oksana Martseniuk, la colf, ha provato a difendersi (ci sono tracce di ferite su mani e braccia della donna) mentre l'autopsia, i cui esiti sono emersi ieri, non evidenzia tracce di violenza sessuale.  

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