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Il timoniere, l'urto, l'avviso alla capitaneria di porto: a "Report" tutte le verità di Schettino

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michele deroma
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Sarà un'intervista clamorosa, quella che Report, il programma di Raitre condotto da Milena Gabanelli, manderà in onda domenica sera: parlerà infatti Francesco Schettino, comandante della Costa Concordia, la nave che, durante la notte del 13 gennaio 2012, urtò uno scoglio al largo dell'isola del Giglio.  La difesa di Schettino - "Il timoniere ha fatto il contrario di quello che gli dicevo. Se avesse eseguito i miei ordini, non ci sarebbe stato l'urto: lo stanno avvalorando le perizie". Il timoniere però non capisce il comandante, esegue il contrario di quello che gli dice: "Solo in alto mare mi sono accorto che non parlava la mia lingua, e non mi capiva". Schettino ha utilizzato il personale fornito dalla compagnia: poco preparato e sottopagato, com'è emerso dall'inchiesta. Ora questo timoniere a dir poco improvvisato - prima faceva pulizia e verniciatura - risulta scomparso: non si è presentato al processo. Un'altra verità di quella notte: appena dopo l'incidente, Schettino non ha avvisato subito la capitaneria di porto, e per un'ora ha parlato solo con Claudio Ferrarini, capo dell'unità di crisi di Costa Crociere: "Nell'immediato dell'incidente - continua il comandante - stavamo valutando i danni". Quando la capitaneria, avvisata dai passeggeri (e non da Schettino), chiama la nave, arrivano indicazioni frammentarie e decisamente poco realistiche: "C'è un black-out". e ancora un'ora dopo l'incidente, Ferrarini dice: "Stiamo ancora valutando se dare il segnale di abbandono nave". Segnale che alla fine viene dato, ma con grave ritardo. E dopo? il comandante si difende: "Non ho abbandonato la nave prima che i passeggeri fossero in salvo". L'intervista completa andrà in onda domenica sera a Report, su Raitre.

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