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Salasso libri e vacanze azzerateMazzata monti anche sulla scuola

Col decreto sviluppo di dicembre abolita la validità pluriennale dei testi, introdotta dalla Gelmini. E studia una riforma che riduca a un solo mese la pausa estiva

Matteo Legnani
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  Dopo aver svuotato le tasche di mamma e papà a colpi di tasse, Mario Monti vuole colpire anche i ragazzi delle scuole dell'obbligo. Non potendogli rompere il salvadanaio e portargli via la paghetta (sono minori, non fanno dichiarazioni delle tasse), il prof decide di colpirli su quello che più sta a cuore a chi passa nove mesi sui banchi: le vacanze estive. Che durino solo un mese, sogna Monti. E' quanto si legge nella bozza sulla riforma del mercato del lavoro redatta dal premier uscente e dal pool di economisti candidati nella lista Scelta civica. "Va ipotizzata - si legge nel documento preparato  durante una riunione nello studio di Ichino - una riforma del calendario scolastico in modo da limitare ad un mese le vacanze estive. Questa misura non vuole andare ad aggravare il lavoro degli insegnanti (già immaginaiamo la Cgil e i potentissimi Cobas della scuola sul piede di guerra), ma modernizzare un sistema che penalizza i genitori lavoratori. Le attività sportive, di recupero, alternative e per la comunità possono trovare più spazio se la scuola rimane aperta per 11 mesi l'anno, incoraggiando ogni istituto ad essere autonomo nella scelta dell'impiego per il tempo in più".  La (parziale) smentita - Di fronte alle polemiche già montanti, lo staff di Monti si precipita a fare marcia indietro. Mario Sechi, candidato di Scelta civica e responsabile della campagna elettorale del prof, assicura: "Non è prevista nessuna limitazione  a un mese delle vacanze estive delle scuole. La riforma del mercato del lavoro di Scelta Civica, alla quale lavora un gruppo di economisti  insieme a Pietro Ichino, sarà presentata nei prossimi giorni e non conterrà alcun taglio delle vacanze scolastiche". Altre fonti del partito, pochi minuti prima, avevano affidato alle agenzie un altro scenario: "Il taglio delle vacanze è solo un'ipotesi". Come dire: ci stiamo pensando. Salasso sui libri - Di sicuro, tra un paio d'anni, i genitori potrebbero trovarsi di fronte ad un nuovo salasso sui libri. La circolare inviata a presidi e dirigenti dal ministero dell'Istruzione per guidare le scuole nelle scelte di quest'anno, parla chiaro: salta la validità pluriennale per i libri di testo.  A determinare il cambiamento è stato l'ultimo decreto Sviluppo di dicembre che ha introdotto due novità: il rinvio dell'obbligo dei libri digitali e il via libera anticipato al cambio di edizioni.  L'ennesima botta ai conti di casa. La validità pluriennale dei libri di testo - introdotta nel 2008 dall'allora ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, che prevedeva 5 anni senza cambiamenti alla primaria, 6 anni alle medie e alle superiori - dunque salta.  Per la gioia degli editori. La validità pluriennale delle adozioni viene «abrogata», spiega la circolare inviata alle scuole.  Morale: salta la protezione dal continuo cambio di testi che ha consentito in questi anni molti risparmi alle famiglie. La mazzata almeno non sarà immediata. Infatti, in base all'articolo 11 della legge n. 221/2012, la novità sarà applicabile dall'anno scolastico 2014/2015.                    

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