Milano, maestra elementare spacciava cocaina per arrotondare
E' stata arrestata una maestra sessant'enne di Milano con l'accusa di detenzione e spaccio di cocaina e marijuana; la donna, oltre alla sua regolare professione da maestra elementare, aveva anche un negozio di artigianato in cui preparava le dosi di droga da rivendere. Maestra e pusher - La mattina insegnava ai bambini della primaria in una scuola zona Parco Trotter, il pomeriggio si dava allo spaccio di sostanze stupefacenti, ma ora il suo doppio gioco è finito. Ieri sera, 6 novembre, la polizia è intervenuta mentre la donna, 60enne vedova madre di un figlio che abita all'estero, stava impacchettando alcune dosi di cocaina nel retrobottega del suo negozio di artigianato. Sono scattate subito le manette per uso, detenzione e spaccio di sostanze illegali. Dopo una notte in cella, l'insegnante si è ritrovata davanti al giudice delle direttissime: ha spiegato che aveva ceduto la dose a una coppia di suoi conoscenti che assumevano cocaina insieme a lei. Gli agenti, evidentemente mossi da una soffiata, hanno trovato anche marijuana. "Quella ce l'ho da molto ma non la uso, non so cosa farne", si sarebbe giustificata la donna. Il motivo della doppia vita - La maestra elementare ha spiegato al giudice che i soldi guadagnati con il mestiere di insegnante non bastavano: "Guadagno circa 2.000 euro al mese", ma per le spese della carta di credito e il finanziamento del vizio della cocaina non bastavano più. L'arresto - Il tribunale ha convalidato il suo arresto e le ha concesso i domiciliari in attesa del processo. E in quel momento, probabilmente, la maestra si è resa conto di aver rischiato concretamente il carcere e, soprattutto, di poter perdere il suo incarico di insegnante. La sua difesa ha insistito per un permesso di lavoro, che le consenta di uscire quotidianamente per raggiungere la classe, ma il tribunale non l'ha concesso.