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Ferdinando Carretta torna libero: vivrà nella casa comprata con l'eredità dei genitori

Eliana Giusto
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E' tornato libero Ferdinando Carretta. Cinquantadue anni, gli ultimi 9 passati in comunità e i precedenti 7 e mezzo in un ospedale psichiatrico giudiziario, ora vivrà a Forlì in un appartamento comprato con i soldi dell'eredità dei genitori che ha ucciso insieme al fratello il 4 agosto 1989 nella loro casa di Parma. Il magistrato di sorveglianza ha infatti accolto la richiesta del suo avvocato.  "Dopo tanto tempo, ora voglio solo fare una vita tranquilla, pensare al futuro. Sto bene e vorrei solo essere dimenticato", ha detto Carretta alla Gazzetta di Parma. "Ogni volta che si parla di ciò che è successo sto male, ogni volta che esce qualche notizia che mi riguarda sto male, voglio solo ricominciare a vivere". Dopo tante bocciature ora il giudice ha stabilito che la sua richiesta di lasciare la comunità Podere Rosa può essere accolta perché la sua pericolosità sociale si è particolarmente attenuata. Quindi Carretta potrà vivere per conto proprio anche se non potrà allontanarsi dall'abitazione dalla sera fino alla mattina seguente e dovrà incontrarsi regolarmente con psichiatri ed educatori per verificare stato di salute e reinserimento.  Carretta sterminò la sua famiglia: uccise i genitori Giuseppe e Marta e il fratello minore Nicola e buttò i loro corpi (che non sono mai stati ritrovati) in una discarica alla periferia di Parma. Allora tutti pensarono che la famiglia si fosse trasferita ai Caraibi ma nove anni dopo, nel novembre del '98 Carretta fu rintracciato da Chi l'ha visto? a Londra e confessò davanti alle telecamere la strage familiare. Nel febbraio '99 fu assolto dall'accusa di aver ucciso i familiari essendo stato ritenuto totalmente incapace di intendere e volere. Nel dicembre 2010 riuscì a vendere la casa del massacro (120 mq al primo piano di una palazzina in via Rimini) per 200mila euro. "Ha scontato la sua pena, mi auguro solo che ora sia una persona serena ed equilibrata", commenta la zia Paola Carretta, l'unica rimasta dopo la morte negli anni scorsi di Adriana e Carla Chezzi, sorelle della mamma di Ferdinando. 

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