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Tre sentenze in un mesePer il Cav un mese di fuoco

Scaduta la "tregua elettorale", arrivano a conclusione i processi sui diritti Mediaset, Ruby e sulla pubblicazione dell'intercettazione fassino-Consorte

Matteo Legnani
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Passate le elezioni, mentre si profila l'ingorgo istituzionale della nomina dei vertici di Camera e Senato, della formazione del governo e della elezione del Capo dello tato, Silvio Berlusconi è atteso da un altro tipo di ingorgo: quello giudiziario. Si comincia venerdì: in corte d'Appello ci sarà la requisitoria nella quale il procuratore generale Laura Bertolè Viale chiederà con ogni probabilità la conferma della condanna del leader Pdl a 4 anni per frode fiscale nella compravendita dei diritti tv Mediaset. Lunedì 4 marzo, sempre a Milano, ripartirà il processo Ruby con un'ultima udienza cruciale per le imputazioni a Berlusconi di prostituzione minorile e di concussione dei poliziotti della questura milanese; il verdetto potrebbe arrivare il 18 marzo. Intanto, giovedì 7 marzo interverrà la sentenza di primo grado nel processo per il trafugamento dalla procura e successiva pubblicazione su Il Giornale nel 2005 dell'intercettazione tra l'allora segretario Ds Piero fassino e il numero uno di Unipol Giovanni Consorte; il tribunale dovrà decidere se condannare o meno Berlusconi a un anno per concorso nella rivelazione di segreto d'ufficio.

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