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Il "Fatto Quotidiano" prende sul serio la lettera di un probabile cretino

Facci visto da Vasinca

La missiva: "Uccidere il pm Di Matteo. L'Italia non può essere governata da comici e froci". E così, in prima pagina...

Andrea Tempestini
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di Filippo Facci Un probabile cretino ha scritto una lettera anonima e quelli del Fatto Quotidiano sono diventati pazzi. La lettera paventa l'eliminazione del pm Nino Di Matteo «in alternativa a quella di Massimo Ciancimino... perché questo Paese non può venire governato da comici e froci». Risultato è questo titolo di prima pagina: «La mafia avvia le consultazioni: niente comici e froci al governo»; un commento di Ingroia ammoniva che «Lo Stato è in crisi e il sistema criminale si attiva per fare politica». Due cronisti visionari spiegavano che «Cosa Nostra agisce come service su mandato della politica, la finalità colta dagli analisti è quella di “destabilizzare per stabilizzare”, per evitare che vadano al potere outsider». Cioè Grillo. Altro titolo: «Bomba dedicata a froci e comici». Tutto, ripetiamo, perché un probabile cretino ha scritto una lettera anonima che però a Palermo hanno preso sul serio: «Negli ambienti giudiziari è automatico il collegamento a vicende mai chiarite del '92». Si apprende il commento del procuratore Messineo: «Ci sono numerose analogie tra la situazione attuale e il '92». Poi il commento del procuratore Lari: «Stiamo vivendo un momento storico simile al '92». E naturalmente il commento di Ingroia: «Ricordo anonimi molto sofisticati che vennero fuori nel '92». Stesse parole che Ingroia disse nel giugno scorso: «Vedo analogie con il 1992». Era dopo la bomba di Brindisi.    

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