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Notte di guerriglia no-Tavrazzi e bombe carta contro la polizia15 agenti feriti e nove arresti

Quattrocento antagonisti hanno attaccato le forze dell'ordine, i poliziotti hanno risposto con lacrimogeni. Chiusa l'autostrada Torino-Bardonecchia

Ignazio Stagno
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Ancora tensione in Val di Susa. La scorsa notte il cantiere della Tav di Chiomonte è stato assaltato da gruppi di black bloc e antagonisti con bombe carta e razzi scagliati contro le reti che proteggono la struttura. Inevitabile lo scontro con le forze dell'ordine che presidiano giorno e notte la zona. Il bilancio a fine "guerriglia" è pesante: nove i manifestanti fermati, tra cui anche una donna. Per sette di loro è scattato il fermo: tra questi anche il 29enne Ennio Donato, figlio di un magistrato piemontese. Più alto il numero di feriti: 15 soltanto tra le forze dell'ordine. Ci sono anche alcuni feriti tra i fermati. Nessuno è in gravi condizioni. Tutto è cominciato con un incdendio sull'autostrada Torino-Bardonecchia. Poi gli antagonisti si sono spostati proprio nei pressi del cantiere per dare vita ad un vero e proprio attacco al cantiere. Quattrocento incappucciati armati di scudi bianchi, caschi e maschere nel buio, tra i boschi hanno percorso sentieri diversi da Giaglione per disperdere la polizia. Guerra -  Intanto dalla galleria autostradale all'altezza di Giaglione, un altro gruppo ha tirato sassi contro i carabinieri che marciavano contro di loro per respingerli, mentre l'autostrada continuava a bruciare. A questo punto gli antagonisti danno alle fiamme i copertoni. E' inquesto istante che è scattata la vera guerriglia. La strategia era chiara: attaccare in più fronti, contemporaneamente, con qualsiasi cosa prenda fuoco. La polizia ha reagito lanciando lacrimogeni per disperderli. Sono centinaia le forze dell'ordine che presidiano i diciannovemila metri quadrati di area di scavo immersi nei boschi della Val Clarea, tra alture, saliscendi e rocce da perforare. Quando la polizia ha cominciato a reagire è arrivato un violento attacco con razzi, fuochi d'artificio, bombe carta, pietre e corpi contundenti. Le forze dell'ordine hanno risposto ancora con lacrimogeni e azioni di alleggerimento. Al termine degli scontri l'autostrada A23 è stata chiusa e nelle amttinate è ripresa la circolazione. (I.S.)

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