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Incidenti, ausiliari "privati": a pagare le spese saranno i cittadini

Se la legge andrà in porto, potrebbero nascere organizzazioni private che i cittadini dovranno pagare in caso di incidente

Francesca Canelli
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I piccoli incidenti sono un dispendio di energie e denaro già adesso, tra carte burocratiche, cid, assicurazioni e risarcimenti. Tuttavia, rischiano ben presto di diventare ancora più gravosi. Secondo quanto riporta Il Sole 24 ore, le forze dell'ordine non interverranno più sugli incidenti stradali lievi: potranno effettuare le rilevazioni solo quando ci sono morti e feriti, mentre negli altri casi si apre la porta alla privatizzazione.  Pagheranno i cittadini - Si tratterà per i cittadini di pagare degli "ausiliari del traffico", privati, chiamati sul luogo dell'incidente. O, come si ipotizza, pagare l'assicurazione alla quale tutti dovranno convenzionarsi. Tutto nasce da due cause parallele. Da un lato c'è il fattore - esplicato nella prima bozza della relazione illustrativa del provvedimento - che l'organico delle forze dell'ordine è già diminuito troppo. Non ci sono abbastanza vigili, insomma, e non ci sono soldi per pagare agenti che perlopiù servono a "riportare la calma dopo l'incidente". Dall'altro lato la "nascita di iniziative imprenditoriali che prevedono convenzioni con assicurazioni ed enti locali". Che, secondo il decreto, ridurrebbero la lungaggine delle pratiche burocratiche e ridurrebbero le truffe a danno dell'uno o dell'altro incidentato.   Cosa dice la legge - Per ogni intervento, gli ausiliari dovranno dare notizia alle forze dell'ordine, segnalando anche eventuali infrazioni del Codice della strada da parte dei conducenti. Queste segnalazioni avranno la stessa valenza degli atti pubblici di cui prima si occupavano gli statali (articoli 2699 e 2700 del Codice Civile). Il testo del ddl sembra escludere che il cittadino chiami le forze dell'ordine se non ci sono morti o feriti. Ma la prima bozza della relazione afferma il contrario. Lo scopriremo tra qualche mese (ma potrebbe volerci anche un anno, perché ci vorranno anche decreti ministeriali attuativi) quando il decreto potrebbe diventare realtà.

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