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Vietato dire "battona" a una escortPer la Cassazione è ingiuria

Lucia Esposito
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Attenti a quello che dite. Se doveste per caso incontrare una escort, badate a non chiamarla "battona". Rischierete di trovarvi condannati per ingiuria. E' successo a un imprenditore che usò l'espressione battona per una escort durante una festa in una villa all'Olgiata. I fatti - raccontati da Il Messaggero - rislagono all'ottobre del 2010 quando la donna, una quarantenne che lavora come accompagnatrice di ricchi uomini di affari si trovata a una festa romana. L'accompagnatrice stava lavorando per un altro cliente e ha rifiutato le avances dell'imprenditore il quale, infastidito dal rifiuto, ha gridato: "È inutile che te la tiri, sei e rimani solo una battona". La quarantenne aveva querelato l'imprenditore per il reato di ingiuria. Durante il processo sonos tate chiamati alcuni testimoni che hanno confermato di aver sentito l'offesa e il giudice di pace penale aveva condannato l'uomo a pagare una multa pari a mille euro più il risarcimento dei danni. L'uomo si era rivolto prima in appello e, davanti a una sentenza di condanna, in Cassazione che ha confermato la sentenza. Nella motivazione, riportata dal quotidiano romano si legge che "l'espressione battona proferita dall'imputato è lesiva dell'onore della querelante, a nulla rilevando la circostanza, peraltro ammessa dalla stessa persona offesa, dell'effettivo esercizio da parte di quest'ultima del lavoro di escort e accompagnatrice. La sentenza conferma il principio per cui nessuno è tenuto a subire offese generiche, a prescindere dal contesto personale, sociale o professionale"

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